La Fiorentina di Vincenzo Italiano ha avuto diverse difficoltà nel corso della stagione e non solo. I viola sono ripartiti dopo le ultime stagioni non esaltanti, dunque non è stato facile tornare a fare bene. L’allenatore viola, inoltre, è arrivato dopo aver rinnovato con lo Spezia, quindi in una situazione anche confusionaria. Alla fine, però, la qualificazione in Conference League all’ultima giornata è stato il giusto premio per il campionato giocato. I primi mesi, con Vlahovic in campo, la squadra di Commisso ha fatto grandi cose, poi, però, l’addio dell’attaccante serbo ha mandato in confusione la squadra e Piatek e Cabral, al loro arrivo alla Fiorentina, si sono ritrovati con un’eredità pesante addosso. Questi i numeri del polacco e del brasiliano dall’addio di Vlahovic.
Krzysztof Piatek è arrivato a Firenze quando Dusan Vlahovic era ancora un giocatore viola, infatti arrivò per fare la riserva dell’attaccante serbo, poi però, il 22enne ha lasciato la Fiorentina e con l’arrivo di Arthur Cabral dal Basilea, si è creato un vero e proprio dualismo lì davanti.
Alla fine, i due hanno giocato lo stesso numero di partite: 14. Anche se l’attaccante brasiliano ha giocato qualche minuto in più. A livello realizzativo, però, non hanno reso quanto ci si aspettava e, probabilmente, quanto volesse Italiano. Piatek ha segnato 3 gol contro Spezia, Atalanta e Verona ed ha fornito 0 assist.
Arthur Cabral, invece, ha segnato 2 gol contro Sassuolo e Napoli e ha fatto un’assist contro lo Spezia. A livello di bonus, quindi, hanno portato pochissimo ai fantallenatori e, almeno per il primo anno, hanno deluso. Se dovessero rimanere entrambi, però, l’anno prossimo dovrà necessariamente essere il loro anno, calcolando anche che dovranno giocare anche in settimana se la Fiorentina si dovesse qualificare ai gironi di Conference League.
A cura di Daniele Morico