Match molto importante per la lotta all’Europa del prossimo anno quello della 30ª giornata tra Fiorentina e Atalanta. Pareggio che, però, non può accontentare nessuna delle due in quanto entrambe con i 3 punti sarebbero riuscite ad avvicinarsi alle dirette concorrenti. I viola arrivavano al match dopo la grande vittoria contro il Lech Poznan in Conference League per 4-1. Nell’ultima di Serie A, invece, avevano strappato solamente un pareggio in casa contro lo Spezia. Più in generale, però, il club toscano è in un grande momento visto che non perde in campionato da metà febbraio. Di seguito le parole di Italiano nell’intervista post partita di Fiorentina-Atalanta.
L’allenatore della Fiorentina ha inaugurato l’intervista parlando della partita: “La prestazione è stata molto positiva considerando come giovedì notte eravamo ancora in viaggio. Giocare con quest’intensità significa aver assunto la mentalità da grande squadra. Ho detto ai miei che qualche mese fa questa partita l’avremmo persa 0-3 o 0-4, ora invece siamo diventati grandi”.
Dopodiché, si è concentrato sulla lunga striscia di risultati utili consecutivi intrapresa dalla squadra, rivelando un retroscena: “Nello spogliatoio all’intervallo ci siamo detti che dovevamo cercare di recuperarla, anche per continuare questa striscia. Pareggiarla in questo modo mi ha fatto contento, perché i ragazzi li ho visti contenti e vogliosi di vincerla”.
Su Nico Gonzalez, sempre più al centro del progetto, ha dichiarato: “Nel momento in cui non riesci a vincere queste partite non si devono perdere. Nico ha la libertà di muoversi, è in fiducia, sta bene e quindi gli lasciamo questa libertà. Lo vedo carico e con un’autostima che serve, perché è un campione e a noi può determinare tanto”.
Alla domanda su quale coppa preferirebbe vincere ha risposto: “Conference o Coppa Italia? In questo momento siamo in vantaggio in entrambe le coppe e dobbiamo cercare di gestire tutte e due i risultati.
Infine, nuovamente su Nico: “Lui è stato sfortunato perché non ha potuto partecipare al Mondiale, ma è comunque un giocatore stimato da Scaloni. È ancora giovane, deve crescere su alcuni punti di vista, ma sta iniziando a capire cosa significa lavorare per il bene della squadra