La Fiorentina si avvicina ad una settimana davvero importantissima per la sua stagione. Dopo la finale persa contro l‘Inter mercoledì 24 maggio, infatti, ci sarà la finale di Conference League contro il West Ham. Prima, però, dovrà affrontare il Sassuolo nella 38ª giornata per l’ultima di campionato. L’allenatore della Fiorentina, Vincenzo Italiano, nella conferenza stampa del media day Uefa ha parlato di questo periodo che devono affrontare i viola.
Vincenzo Italiano ha cominciato la conferenza stampa parlando della partita contro il Sassuolo di campionato e polemizzando un po’ il fatto che il West Ham possa già pensare alla fine: “Dobbiamo, purtroppo, essere concentrati sul preparare al meglio la partita di domani. Vogliamo fare tre punti contro una squadra difficile come il Sassuolo. Non possiamo pensare solo alla finale di Praga. Stiamo valutando di dare minutaggio a chi è stato fuori per tanto tempo. Il nostro avversario, invece, prepara la finale senza problemi“.
Sulle varie voci di mercato che lo riguardano, invece, l’allenatore viola ha detto di essere concentrato solo su questo finale di stagione: “Le voci di mercato non sono né uno stimolo né un orgoglio. Non le sento e non mi interessano. Sono concentrato solo su giocarmi queste ultime due partite così importanti per tutti. Non mi disturba tutto ciò e sto pensando solo al bene della squadra“.
Si è espresso, poi, anche su che cosa abbia lasciato la finale persa contro l’Inter: “Di quella partita mi resta un buon approccio e un buon finale. Alcuni errori non ci hanno fatto vincere la Coppa Italia. Ci portiamo dietro i tanti aspetti positivi. Abbiamo messo in difficoltà per lunghi tratti una finalista di Champions. Questo ci ha fatto capire che stiamo lavorando bene. Non abbiamo mostrato così tanto rispetto da subirli. Questi sono aspetti positivi da rimettere in partita. Se non vogliamo piangere come a Roma, dobbiamo limitare gli errori individuali e di reparto. In una partita secca, in cui non hai possibilità di rimediare. Per essere perfetto non devi commettere errori“.
Italiano ha anche spiegato in che cosa si vede la crescita europea della sua squadra nel percorso di Conference League: “Nelle prime due gare non avevamo fatto quello che richiede una competizione come la Conference. Serve sempre grandissima attenzione e qualità in tutto quello che fai. Non vanno mai sottovalutati tuoi avversari. Abbiamo trovato vittorie e siamo il migliore attaccato della competizione. Abbiamo sempre preparato le partite come se fossero una finale. La finale è stata conquistata meritatamente e l’atteggiamento ci ha permesso di giocarcela. Ora mettiamo qualcosa in più nella finale, nonostante le prime due partite ci avessero lasciato qualche scoria“.
L’allenatore viola ha parlato delle condizioni di Cabral che è recuperato pienamente dal problema al piede: “Valutiamo tutto visto che manca ancora qualche giorno alla finale di Conference League. Sono contento che Arthur stia molto meglio. Ha avuto un problema al piede con il quale ha giocato anche se non era al 100%. Il problema sarà mio ma averlo al massimo è molto meglio“.
Ha fatto anche i complimenti al portiere, Cerofolini, anche se non si è espresso sulla sua titolarità contro il Sassuolo: “Non vi dico se gioca meglio non dare vantaggi. Spendo, però, due parole per Cerofolini volentieri. Tutte le volte che è stato chiamato in causa è stato molto bravo e si è fatto trovare pronto. Mi ha sorpreso perché non ha subito la categoria ed è stato sempre molto sicuro. Non scordiamoci da dove arriva… Ogni partita che ha giocato è stato protagonista. Gli faccio i complimenti ed abbiamo scoperto un ragazzo di qualità. L’obiettivo di avere tutti coinvolti è un traguardo raggiunto in pieno. Non c’è nessuno fuori o indisponibile o non al massimo. Il fatto che anche il secondo portiere sia pronto è una grandissima vittoria per me“.
Si è espresso, poi, anche sulla non convocazione di Terzic dalla Serbia: “Non so il perché. Non posso sapere anche quello che succede in Serbia. Già non dormo da un bel po’“
Ha concluso, poi, parlando della possibile lista dei rigoristi per la finale e di come si stanno preparando a questa eventualità: “In ogni rifinitura andiamo sul dischetto con i presunti rigoristi. Andando incontro a una finale europea, però, abbiamo scelto di far calciare un rigore a testa a ogni calciatore. Ce ne sono sei-sette-otto-nove freddi e bravi dal dischetto. Può succedere, però, di non averli in campo come ieri è capitato alla Roma. In questo caso li tirerà chi se la sente“.