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Fiorentina, Bonaventura: “Devo ringraziare Ibra e Ribery. Contro la Juve vogliamo far contenti i tifosi”

Rinascita. Non è un momento felice per la Fiorentina. La viola non vince in campionato da 4 partite e galleggia in 13ª posizione, piuttosto scomoda per il blasone e la storia del club. Più volte Italiano ha chiamato una svolta, senza trovare però riscontro totale dai giocatori. Adesso, con l’inizio del tour de force che vede la squadra impegnata in fronti come la Serie A, la Coppa Italia e la Conference League, c’è bisogno di tutti e soprattutto dei leader carismatici e tecnici. Uno di questi è sicuramente Giacomo Bonaventura, sempre centrale nel progetto viola, il quale sta vivendo una buona stagione. Bonaventura ha rilasciato un’intervista ai canali ufficiali della Lega Serie A, analizzando la stagione della Fiorentina e guardando alla prossima partita contro la Juventus. Di seguito un estratto delle sue parole.

Fiorentina, l’intervista di Bonaventura

Con 3 gol e 2 assist in stagione, Bonaventura è uno dei giocatori più prolifici di una Fiorentina che tende a segnare molto poco. Il centrocampista, ormai 33enne, ha svelato i segreti di una crescita arrivata con il passare degli anni: Ho avuto la fortuna di giocare con Ibra e Ribery. Grazie al loro modo di lavorare sono riusciti a giocare fino a 40 anni ad altissimi livelli. Spero di seguire il loro percorso, avendo già giocato tante partite in Serie A. Ho anche avuto tanti allenatori che mi hanno insegnato tanto e questo mi ha aiutato. Loro devono darti dei principi, poi le prestazioni arrivano di conseguenza”, le sue parole.

Poi, delle parole al miele per mister Italiano, che lui già aveva imparato a conoscere: “Il mister da quando è arrivato ci ha fatto cambiare molto. Io lo conoscevo perché ero giovane e abbiamo giocato insieme (al Padova, ndr) e lui si comportava già da allenatore. Quando l’ho ritrovato qua ho capito subito che tipo di idee avesse”, ha dichiarato.

Il centrocampista si è soffermato anche sui compagni e in particolare sui nuovi arrivati, soprattutto quelli che hanno imparato con più difficoltà i meccanismi di gioco, affermando: “Adesso la squadra dal punto di vista della condizione è cresciuta, anche i singoli stanno iniziando a capire il modo di giocare del mister”.

Infine, un focus riguardo la partita contro la Juventus, la più sentita della stagione a Firenze: “Fare risultato contro la Juve qui provoca una gioia grande e noi ci teniamo a fare contenti i nostri tifosi. Loro hanno tanti grandi campioni e un grande allenatore, quindi dovremo essere perfetti”, ha concluso.

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Redazione