Con la vittoria per 0-2 contro il Belgio, il Marocco è rientrato ufficialmente in corsa per un posto agli ottavi di finale di Qatar 2022. Dopo aver pareggiato 0-0 contro la Croazia, il Marocco ha mandato ko il Belgio e ora è padrone del proprio destino. Per passare il gruppo F, infatti, Ziyech e compagni dovranno vincere contro il Canada, già eliminato dal torneo. La squadra allenata da Walid Regragui ha dimostrato di essere un gruppo di qualità e il passaggio del turno è ora alla portata. Lo stesso commissario tecnico del Marocco Regragui ha parlato di Sofyan Amrabat, centrocampista della Fiorentina, e del suo futuro. Di seguito, le sue parole nel post partita di Belgio-Marocco.
Sofyan Amrabat, ex Hellas Verona attualmente alla Fiorentina, è un uomo chiave del Marocco. La sua qualità in mezzo al campo nell’ordinare il gioco e legare fase difensiva con fase offensiva è un’arma in più per la squadra africana. Il commissario tecnico Walid Regragui si è soffermato per sottolinearne le caratteristiche, allarmando però i tifosi della Fiorentina.
Queste le sue parole: “Amrabat è un giocatore di livello mondiale. È un giocatore chiave nei miei progetti. Mi aspetto che si trasferisca in uno dei top club europei dopo la Coppa del Mondo“.
Sofyan Amrabat è senza dubbio un uomo chiave sia della Nazionale marocchina che della Fiorentina di Vincenzo Italiano. In questo primo inizio di stagione l’ex centrocampista dell’Hellas Verona ha giocato 12 partite con la maglia Viola in campionato, più altre 7 tra preliminari e gironi di UEFA Conference League. Numeri ce testimoniano l’importanza nelle gerarchie del centrocampo viola.
Al fantacalcio non è di certo un giocatore su cui puntare. Essendo un organizzatore di gioco con caratteristiche piuttosto difensive, non ha il compito di accompagnare la manovra offensiva con inserimenti. Amrabat non ha ancora registrato bonus in stagione. Al contrario, sono tanti i malus dovuti alle ammonizioni: già 7 in campionato. Nonostante ciò, il numero 34 è quel centrocampista che gioca sempre e in caso di emergenze per infortuni o squalifiche non ci lascia in 10.