Fiorentina, Amrabat: “Mercato? Ho 26 anni, non so cosa succederà”
Sofyan Amrabat è una delle più notevoli sorprese del Mondiale in Qatar. Il centrocampista viola è stato protagonista di grandi prestazioni con la nazionale marocchina, soprattutto contro avversarie del calibro di Spagna e Portogallo. Gli uomini di Regragui, non a caso, hanno raggiunto un traguardo storico: rappresentano la prima squadra africana a raggiungere la semifinale in un Mondiale. Intanto, in attesa di Francia-Marocco, Il centrocampista della Fiorentina Amrabat ha rilasciato un’intervista per Marca: le sue parole.
Fiorentina, l’intervista di Amrabat
Amrabat ha aperto l’intervista parlando del mercato: “È un grande onore essere accostato a club di grande spessore. In questo momento sto giocando con la Fiorentina. Ho molto rispetto per il mio club, è una grande squadra. Ho un ottimo allenatore e un ottimo rapporto con il proprietario Rocco Commisso, che mi ha portato in viola, ma anche con Joe Barone e Daniele Pradè. Penso che il campionato spagnolo sia una delle migliori competizioni al mondo, forte come la Premier League e la Serie A. Forse un giorno potrei giocarci, ho 26 anni e nessuno sa cosa può riservare il futuro“.
Poi, il centrocampista marocchino si è espresso sull’allenatore dell’Atletico Madrid, Simeone: “Ho un grande allenatore alla Fiorentina, non mi piace parlare degli altri. Ma sì, Simeone è un grande allenatore, per cosa fa e per cosa ha ottenuto. Ha allenato l’Atletico Madrid per molti anni, mi piace il suo stile di gioco. Ha vinto molto e ho molto rispetto per lui. I giocatori della sua squadra sono fisicamente forti e aggressivi. Mi piace giocare così”. E a tal proposito, si è espresso su un possibile paragone tra Marocco ed Atletico: “Ho letto che il Marocco gioca come l’Atletico Madrid, potremmo essere simili: un blocco forte. Ho sempre detto che mi piace giocare così, ecco perché lo penso. Ma ogni allenatore ha il suo stile”.
Il marocchino ha poi concluso l’intervista con un commento sul Mondiale della sua nazionale: “Non credo che siamo una sorpresa, ma abbiamo fatto qualcosa di speciale. Siamo il primo Paese arabo e africano a partecipare alle semifinali di una Coppa del Mondo. I risultati che stiamo ottenendo in Qatar sono impressionanti. Il principale punto di forza è lo spirito di squadra. Difendiamo, combattiamo e corriamo. E abbiamo anche un grande allenatore che ci prepara alla perfezione. Tatticamente siamo una buona squadra, forte e tenace”.