Fiorentina, Adli si presenta: “Qui posso crescere tanto. Il mio ruolo? Vi dico cosa preferisco”
Il centrocampista francese Adli, passato dal Milan alla corte della Fiorentina, si è presentato in conferenza stampa
La Fiorentina è stata una delle squadre più attive durante l’ultima sessione di calciomercato. La società ha fatto il possibile per rafforzare il club, che per due volte di fila ha visto sfumare in finale l’obiettivo Conference League.
La “rivoluzione” è partita dalla panchina, con Italiano che ha ceduto il posto a Palladino, ex allenatore del Monza. A lui è stata affidata la ricostruzione della squadra.
I movimenti di mercato hanno interessato tutte le zone del campo. Dal portiere, alla difesa, fino ad arrivare al centrocampo e all’attacco.
Tra questi, in mezzo al campo è arrivato dal Milan il centrocampista francese Yacine Adli, approdato alla corte di Palladino negli ultimi giorni di trattative. Calciatore che si è presentato alla stampa, parlando del suo ruolo e dei suoi idoli calcistici.
La presentazione di Adli: “Non ho avuto dubbi sulla Fiorentina”
Ad aprire la conferenza è stato il direttore generale della Fiorentina, Alessandro Ferrari, che ha affermato come il calciatore francese abbia scelto la viola e di restare in Serie A nonostante le tante proposte, soprattutto provenienti dalla Francia.
Dopodiché, ha esordito il giovane centrocampista: “Sono andato via dal Milan perché mi è stato comunicato che la società aveva bisogno di vendermi. Il progetto della Fiorentina mi ha convinto subito, sono in un posto dove posso crescere e migliorare tanto. Ora voglio solo lavorare per vincere“.
Fiorentina, il ruolo e gli idoli di Adli svelati in conferenza stampa
Adli ha poi continuato: “Per me l’importante è giocare a calcio. Poi in campo posso stare ovunque mi chiede il mister. Sto bene nei due al centro, ma per la squadra mi adatto ovunque. Sono alto ma allo stesso tempo agile. Palladino? A Monza ha fatto vedere il suo stile, lo conosciamo bene ma allo stesso tempo servirà un po’ di tempo. Quando assimiliremo ciò che ci chiede, cresceremo tuti assieme e faremo male agli avversari. L’importante è aiutare i compagni, e se lo farò anche con gol e assist ancora meglio“.
Per concludere sui suoi modelli: “Non mi piace confrontarmi. Zidane? È stato tra i più forti della storia, non ho nulla in comune con lui. Mi manca velocità? Ho tanto da migliorare, sono ancora giovane e non vedo l’ora di crescere. Obiettivi? Non dobbiamo porci limiti. Nazionale? Voglio dare il massimo partita dopo partita per me e per la squadra, poi si vedrà se arriverà la chiamata“.