Una delle maggiori sorprese della Juventus di quest’anno è Nicolò Fagioli, giovane dell’Under 23 che ormai è a pieno giro entrato in prima squadra. Assieme a Fabio Miretti è il futuro del centrocampo bianconero, ma anche il presente vista la fiducia che Massimiliano Allegri ha in questi due ragazzi. Sul canale Twitch della Juventus, Fagioli ha parlato del suo momento in bianconero e dei suoi obiettivi in futuro.
Per iniziare ha parlato del momento e delle parole di Scanavino: “Ci ha detto di stare tranquilli che faranno il possibile per recuperare i 15 punti. Ora vogliono che mettiamo grinta e passione per la maglia”.
Sul suo arrivo alla Juventus da ragazzino: “In realtà ero a un passo dall’Inter. Grazie, però, all’intervento di Gigi Milani scelsi la Juve. Una persona umile, carismatica che stimo molto”.
Sulla Juventus Next Gen, Fagioli ha un bellissimo ricordo: “Ti preparano sotto tutti i punti di vista e con l’Under 23 c’è stato un picco di calciatori che sono stati lanciati nel professionismo. L’anno in Serie B con la Cremonese è stato molto importante per la mia carriera. Mister Pecchia, che ho avuto come allenatore alla Juve, mi ha dato fiducia fin da subito e mi ha fatto crescere come giocatore”.
Su Massimiliano Allegri, che ha creduto in lui fin quando era un ragazzino: “Mi fece molto piacere quando nel 2018 parlò di me. Ora mi da una grossa mano e mi aiuta a non montarmi la testa e continuare su questa strada“.
Sui suoi obiettivi personali futuri con la maglia della Juventus, Fagioli ha le idee chiare: “Capitan futuro? È prematuro parlarne ora. Ho scelto la maglia numero 44 perché la 21 era occupata da Kaio e quindi ho scelto il numero con cui ho iniziato. Mi piacerebbe indossare la 10. Sogno di vincere la Champions“.
Infine, Fagioli ha chiuso parlando del suo rapporto con i compagni: “Vado molto d’accordo con gli italiani per una questione di lingua, però parlo molto anche con Di Maria e Paredes. Il Fideo è un fenomeno e una persona genuina. Sono felice per lui e Paredes per il Mondiale. Parla solo spagnolo e a volte ci aiuta Paredes con la traduzione”.