Tommaso Baldanzi è l’ennesimo gioiello sbocciato dall’Accademia Giovanile dell’Empoli, il trequartista classe 2003 negli ultimi giorni si è preso la scena. Di lui ha parlato Antonio Buscè, che lo ha allenato negli ultimi quattro anni seguendolo molto da vicino. Il percorso di crescita di Tommaso però non è un episodio isolato in casa Empoli, anzi, negli ultimi anni sempre più talenti hanno avuto la loro genesi proprio in terra toscana. Come Baldanzi, anche Asllani è cresciuto ed esploso prima sotto Buscè poi con Andreazzoli. Percorso analogo per altri “giovani grandi” come Traorè e Ricci.
Per Antonio Buscè il giovane è un predestinato, senza mezze misure: “È sempre stato un ragazzo prodigio, aveva solo bisogno di essere più sicuro nei suoi mezzi“. Una questione caratteriale insomma, di un ragazzo che appare timido, quasi impacciato, ma che in campo, a detta del tecnico “si trasforma“. La maglia numero dieci che veste nelle giovanili è garanzia di creatività e di imprevedibilità, l’allenatore prosegue dicendo: “È uno capace di farti vincere le partite da solo. All’inizio però c’erano dubbi sul suo ruolo: alcuni dicevano fosse un trequartista, altri una mezz’ala, altri ancora un regista“.
Nell’ultima annata, vissuta a cavallo tra le competizioni giovanili e gli allenamenti in prima squadra, Tommaso è cresciuto ulteriormente. Contro l’Atalanta, all’ultima giornata di campionato, dopo numerose panchine, ha avuto la possibilità di entrare ed esordire nella massima categoria. È però nelle giovanili che ha veramente impressionato: tra campionato, Coppa Italia e UEFA Youth League, Tommaso è sceso in campo 27 volte, segnando dieci gol e fornendo 3 assist. Quest’anno potrebbe essere pronto per il salto, giocandosi una maglia da titolare tra le fila del suo Empoli.
Come abbiamo detto, l’Empoli non è nuova a questo genere di giovani talenti, anzi, negli ultimi anni ne sta sfornando non pochi. Quest’anno è stata la stagione della consacrazione per due giovani di grande prospettiva: Samuele Ricci e Kristjan Asllani. Il primo ha vissuto una prima parte di campionato talmente sorprendente da convincere il Torino a prelevarlo già a gennaio, Asllani invece ha preso le copertine dei giornali recentemente per il trasferimento all’Inter come vice – Brozovic. Rispettivamente hanno giocato 21 e 23 partite con la maglia dell’Empoli. Segnare non è certo il loro dovere, ma si sono tolti entrambi lo sfizio del gol: Ricci contro il Bologna, mentre Asllani, ironicamente, proprio contro l’Inter.
Un ultimo giocatore che quest’anno si è consacrato ad alti livelli è sicuramente Hamed Junior Traorè. L’Italo – ivoriano prima di approdare a Sassuolo, è cresciuto proprio nelle giovanili dell’Empoli, condividendo il campo con Ricci, Asllani e Baldanzi. Quest’anno Traorè ha giocato 31 partite, segnando 7 gol e fornendo 4 assist.
Insomma, Antonio Buscé ha detto che non è stato chiaro fin da subito quello che è il ruolo di Tommaso in campo. Quello che è certo è che accanto a lui sono cresciuti dei grandissimi centrocampisti; registi come Asllani, mediani come Ricci e trequartisti come Traorè.
Non gli resta che scegliere la miglior strada da seguire.
A cura di Andrea Dotto