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Morte Sala, Tan: “Con lui potevamo salvarci, perché dovremmo pagare?”

Sono passati più di 4 anni dalla scomparsa di Emiliano Sala a seguito di un tragico incidente aereo, avvenuto mentre era in volo per l’Inghilterra. Il calciatore, infatti, era stato acquistato dal Cardiff dopo aver disputato delle ottime stagioni nel Nantes, società di Ligue 1. Nei giorni successivi alla morte dell’attaccante furono molte le ombre che aleggiarono sul caso, da un aereo poco raccomandabile fino alla figura di Willie Mckay, ai tempi agente del calciatore. Ad oggi, le polemiche sembrano non essersi affatto placate: le parole del proprietario del Cardiff, Vincent Tan, sulla battaglia legale contro il Nantes riguardo la morte di Emiliano Sala.

Scontro Nantes-Cardiff: le parole del proprietario del club inglese sul caso Sala

Ha parlato così a L’Equipe il proprietario del Cardiff sul trasferimento di Emiliano Sala: “Sono molto arrabbiato. Non abbiamo scelta e non ci fermeremo. Questo è solo l’inizio, non la fine. Emiliano Sala avrebbe potuto segnare quei pochi gol che ci avrebbero salvato dalla retrocessione; ciò ha comportato una perdita di almeno 100 milioni di sterline per il club.

Con Sala potevamo salvarci, non ha mai giocato per noi. Perché dovremmo pagare l’intero trasferimento? Il Nantes deve essere punito. Ha negoziato con un agente senza licenza”. Toni polemici, dunque, per una questione che non sembra ancora destinata a chiudersi. Dopo tre anni il Cardiff ha versato solo la prima rata del pagamento al Nantes, grazie alla sentenza del Tribunale Arbitrale dello Sport di Losanna. Quest’ultimo, infatti, aveva confermato la decisione presa in precedenza dalla Fifa. Sala non era ancora morto quando i due club avevano chiuso l’accordo per il calciatore: questa la motivazione per il quale la giustizia si è schierata dalla parte del club francese. Il Cardiff, dunque, dovrà pagare l’intero cartellino del giocatore ai Canarini, per un totale di 17 milioni di euro: Tan, però, non si arrende.

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Redazione