Dybala e Inter: un tango infinito
Dybala e il nerazzurro, dal possibile trasferimento alla stagione come avversario. Realtà destinate a coesistere in metà campo diverse
Una delle squadre preferite da Paulo Dybala è l’Inter, come avversario s’intende. Le prestazioni più esondanti si sono viste con la maglia della Juventus ma l’ultimo centro risale chiaramente con la divisa giallorossa, sempre in Ottobre ma nel 2022.
Giocatore argentino e Inter, solitamente, sono un gran binomio, anche se in questo caso contrapposti. Lo spettacolo che potrebbe nascere dagli improvvisi lampi argentini nel match dell’Olimpico delle 20:45, non sarebbero solo targati Joya. Il capocannoniere dello scorso anno, Lautaro Martinez, non resterà soltanto a guardare.
Dopo l’ennesimo stop, Paulo Dybala è pronto a riprendersi la Roma, o quantomeno per sottolineare ancora una volta il suo valore aggiunto. Tra infortuni e spezzoni di gara, più di qualcuno si chiede se l’ex Palermo potrà ancora fare la differenza.
Il match delle 20:45 è alle porte, vediamo quali potrebbero essere i punti chiave che passano dal ritorno in campo del gioiello argentino.
Dybala, tra numeri e posizioni
Se per ricordare una prestazione formidabile dell’ex Juventus dobbiamo faticare con la memoria allora c’è qualcosa che non va. Gli infortuni tolgono all’argentino soprattutto continuità, fattore determinante per un giocatore che ha bisogno più del campo che dei minuti.
Nell’ultimo match contro l’Udinese, dove è stato decisivo, Dybala ha voluto spesso il pallone, lontano però dalla porta avversaria. La coesistenza con Soulè è insostenibile tatticamente ma almeno agli albori, se il 21 sta bene, deve partire titolare. 13 gol e 9 assist, sono questi i numeri dell’anno scorso in serie A: buone cifre che potevano ingigantirsi ma che sono sempre state interrotte da qualche problema fisico.
Dybala e Lautaro, sfida albiceleste
Dybala è al 100%, condizioni confermate anche dall’allenatore. I 5 gol rifilati ai nerazzurri nella sua carriera, contrappongono al confronto i reparti offensivi. La Joya tenterà di piazzare la palla sui piedi per Dovbyk, oppure imbucare per gli inserimenti di Lorenzo Pellegrini. Il pericolo comunque verterà sul suo primo controllo, sulla sua prima idea.
L’Inter d’altro canto non è dipendente da Lautaro, che per ora, almeno a numeri, si è trasformato in Thuram e viceversa. Il tandem nel quale il francese solitamente lavorava di sponda, ha invertito i posti: adesso l’argentino è un po’ più arretrato per favorire la fisicità dell’ex monchengladbach. Filosofie differenti, che avranno epilogo proprio stasera.