Paulo Dybala è ormai un separato in casa alla Juventus. Dopo la fumata nera nel giorno delle sua trattative per il rinnovo del contratto, il prossimo ex 10 è lentamente uscito dalla centralità del progetto bianconero e scivolato indietro nelle gerarchie. Non è un caso infatti, che Massimiliano Allegri abbia deciso di privarsi dell’argentino, sostituito da Bernardeschi, al 59′ di una partita che la Juve stava perdendo. Una scelta che non può passare inosservata, soprattutto tenendo in considerazione il livello del giocatore. In passato in questo tipo di partite, Dybala era insostituibile proprio perché capace di risolverle da un momento all’altro.
Come gli ultimi anni, la stagione 2021/2022 della Joya è stata segnata dagli infortuni. In campionato, ha collezionato 24 presenze, condite da 8 gol e 5 assist, con una media voto di 6.37 e una fantavoto di 7.46. Numeri troppo bassi per chi vuole essere al centro del progetto di uno dei club più importanti d’Italia ma, allo stesso tempo, considerando le presenze accumulate dall’argentino, si tratta di un bonus ogni due partite.
Le prime tre partite di Dybala da separato in casa, hanno lasciato per strada numerosi indizi su come sarà la gestione di Allegri dell’argentino fino al termine della stagione. In totale ha giocato 230 minuti, per una media di circa 77 minuti a partita. Questo dato evidenzia come l’argentino, quando la partita si avvia nelle fasi clou, sia uno dei più indiziati a lasciare il campo a favore di un suo compagno più fresco. Contro l’Inter, è stato l’unico caso in cui ha giocato tutti i 90 minuti, contro il Cagliari però, Allegri aveva pronto il cambio con Kean, salvo poi decidere di aspettare qualche minuto in più. Infine contro il Bologna, con una sostituzione al 59′ che silenziosamente fa più rumore di tutte le polemiche post-match.
Per concludere, Dybala rimane il giocatore con più qualità della rosa della Juventus. Ciò che è emerso tuttavia, è che Allegri sta lentamente cercando di capire quale sia l’11 migliore per il prossimo anno, quando l’argentino non vestirà più la maglia bianconera. Motivo per cui, la sua titolarità non è messa in dubbio ma sarà sempre più frequente vederlo uscire prematuramente dal match.