Quella che sarà l’ultima stagione a tinte bianconere di Paulo Dybala, che non rinnoverà il suo contratto con la Juventus e andrà via a zero, è stata quella del riscatto. Dopo una serie di annate complicate, anche e soprattutto a causa di continui infortuni, quella in corso è sicuramente una delle migliori.
Al di là del gioco, che vede Dybala più libero di muoversi tra le linee e in grado di dare sfogo alla sua fantasia da regista offensivo, il numero 10 bianconero sta incidendo parecchio a livello di numeri. Nelle ultime quattro stagioni la Joya ha vissuto momenti altalenanti. La stagione 2018/19, corrispondente all’ultimo anno di Allegri e il primo di Cristiano Ronaldo, Dybala riscontrò parecchie difficoltà e segnò appena 5 reti in 30 presenze.
Con Sarri e Pirlo, che avevano ideali di gioco diversi rispetto a quelli di Allegri, Dybala ha vissuto due stagioni molto particolari. Sotto la guida dell’ex tecnico di Napoli e Chelsea, attualmente sulla panchina della Lazio, il numero 10 riuscì a tornare su livelli alti e chiuse la stagione in doppia cifra (11 gol e 11 assist in 33 presenze). Con Pirlo, invece la stagione fu piuttosto negativa. Quest’anno però la musica è cambiata e Dybala, nonostante gli infortuni, è riuscito a essere più continuo rispetto alla scorsa stagione, e chissà che il gran gol di lunedì sera con il Sassuolo non possa portare dei rimpianti tra le file bianconere.
Uno dei problemi che la Juventus ha riscontrato nel corso della stagione è senza dubbio la capacità di sfruttare le occasioni create e finalizzare. La formazione di Allegri ha segnato appena 52 reti in campionato – ben nove squadre han fatto meglio – e di questi, 14 sono stati propiziati da Paulo Dybala.
Nonostante qualche assenza di troppo, il fantasista bianconero è riuscito a trovare 9 gol e 5 assist in campionato. Ha preso parte a 14 reti in stagione e ha raddoppiato il suo score personale rispetto alla passata stagione, quando in panchina sedeva Andrea Pirlo. Nella stagione 2020/21, trovò appena 4 reti e 3 assist.
È doveroso ricordare che l’anno scorso l’attaccante argentino fu alle prese con una serie di infortuni che lo costrinsero a restare ai box per ben 14 gare. Quest’anno, invece, ne ha saltate 9 in totale. La fragilità fisica è sicuramente uno dei temi che ha portato la dirigenza bianconera a scegliere di non rinnovare il suo contratto, ma dopo una stagione su questi livelli qualche dubbio può restare, soprattutto tra i tifosi.
A cura di Federico Bompieri