Sampdoria, Djuricic: “Posso fare più ruoli, l’importante è che so giocare”
Nel corso di un intervista al Secolo XIX Djuricic ha parlato del suo ritorno alla Sampdoria e di che cosa si aspetta dalla prossima stagione. Il centrocampista serbo è arrivato da svincolato dopo alcuni anni con il Sassuolo, in cui ha alternato stagioni molto positive ad alcune meno. Nella sua ultima annata, infatti, è sceso in campo 12 volte realizzando 2 goal e 1 assist. Il classe 1992 è arrivato nel nostro campionato nel 2016, proprio grazie ai blucerchiati, ed ha vestito, poi, anche la maglia del Benevento.
Durante l’intervista Djuricic ha parlato della possibilità di giocare in più ruoli con la Sampdoria e di come lo abbia già fatto nella sua carriera in passato: “Con il 4-1-4-1 ho già giocato da ala sinistra a Sassuolo. Non ho problemi, l’importante è che so giocare a calcio. Con la Serbia ho fatto anche l’esterno destro nel 3-4-1-2. Il mister mi chiede di creare superiorità numerica dove non si trova, di inventare quando è tutto chiuso e questo mi piace. Se mi chiedessero se sono pronto per la prima giornata per carattere dico sì anche se non posso neanche camminare ancora. Ho finito tardi con la nazionale e da solo ho lavorato bene. C’è un po’ di stanchezza ma è normale nel percorso per arrivare al 100%“
Sampdoria, l’intervista di Djuricic
Ha cominciato parlando della sua non positiva prima stagione in blucerchiato e di che cosa abbia comportato: “La prima volta non è andata come volevo, stavolta sarà diverso. Avevo bisogno di nuovi stimoli. La Sampdoria è la sfida giusta. Non mi era mai capitato di avere una stagione così strana come quella scorsa. Ero partito molto bene in campionato e con la Serbia avevo fatto 2-3 gare strepitose. Poi mi sono infortunato contro il Venezia. Sembrava non essere nulla di complicato ma ci ho messo 4 mesi per tornare. Pensavano fosse un problema muscolare ed invece era il tendine. Non ho giocato tanto perché con il Sassuolo eravamo sul punto di separarci. Lì sono stato bene ma non vedevo spazi per migliorarmi. Avevo bisogno di nuovi stimoli“.
Ha continuato, però, dichiarando la sua carica e felicità di questo ritorno, oltre alla voglia di stupire tutti: “Quest’estate ero in scadenza e ho parlato con varie squadre. Quando mi ha chiamato Romei e abbiamo parlato la prima volta abbiamo trovato l’accordo in 20 minuti. Ho subito pensato che fosse l’occasione giusta per far rivedere il giocatore che sono. Con Giampaolo la prima volta non avevo il rapporto che volevo e così nessuno degli altri club interessati credeva che sarei venuto alla Samp. Ci siamo parlati, ho tanta voglia di dimostrare. Giampaolo diede un’opinione positiva a De Zerbi. Sono cresciuto e sono cambiato da 5 anni fa. Quando c’erano Muriel, Schick, Zapata, Bruno Fernandes e tanti altri per me non era facile trovare spazi. Sono un ragazzo tranquillo e il calcio di Giampaolo mi piace e mi piaceva anche prima“.
Ha concluso poi parlando dei calci piazzati, sua grande dote, e della concorrenza con Sabiri che dovrà affrontare per poterli tirare: “Sabiri è stato un altro motivo per venire qui. Ho un ottimo feeling con lui. Iniziamo già a cercarci in campo per riprodurre le cose che facevamo al Sassuolo. Sulle punizioni ho visto come le tira e ho capito che non c’è bisogno che mi alleno perché ci pensa lui“.