Federico Dimarco è una delle sorprese di questa prima parte di stagione dell’Inter. Dopo la partenza di Ivan Perisic, il proprietario della fascia sinistra nerazzurra sembrava dovesse essere Robin Gosens. Invece così non è stato. Dimarco, infatti, ha conquistato la fiducia di Simone Inzaghi e ora è il titolare della corsia di sinistra dell’Inter: di seguito le sue parole nell’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport.
Riguardo la doppietta contro il Bologna, Dimarco ha parlato della gioia di segnare nel giorno del suo compleanno: “È stata un’emozione, ma non mi sono fatto un regalo da solo. Il regalo è di tutta la squadra perché, oltre alla doppietta, abbiamo vinto insieme. È questo quello che conta”.
Sulla situazione in campionato e la distanza dal Napoli, l’esterno dell’Inter si è espresso così: “È giusto che la gente ci critichi per le 5 sconfitte in Serie A, anche se in Champions stiamo facendo bene. Mancano ancora tante partite però e solo il Napoli sta facendo benissimo. La Juve una volta ha già rimontato 11 punti e poi ricordiamoci dell’anno scorso: eravamo a +8 e poi abbiamo visto come è finita“.
Sulla sua formazione, Dimarco svela quale allenatore è stato fondamentale nella sua crescita come calciatore: “Juric mi ha formato al 100%, in tutto per tutto. Mi ha completato, sia dal punto di vista fisico, che nel ruolo. E soprattutto per quanto riguarda la testa, proprio nel modo di approcciare le partite e di restare sempre concentrato”.
Sul ruolo da lui preferito, infine, Dimarco si è espresso così: “Nel secondo anno a Verona ho fatto i primi sei mesi da quinto di centrocampo e poi gli ultimi sei da terzo di difesa. Sono abituato ad alternare. Prima di giocare in Nazionale l’ultima volta, stavo più spesso dietro nei 3 di difesa. Io però mi sento più un esterno di fascia“.