Ex allenatore Sion: “Dimarco? È l’esempio che il calcio italiano non funziona”
Ospite in un programma Twitch del canale TuttomercatoWeb.com, Alessandro Recenti, ex allenatore del Sion, ha rilasciato un’intervista su Federico Dimarco e altri calciatori di Serie A: le sue parole.
L’intervista dell’ex allenatore del Sion
Alessandro recenti, che ha allenato Dimarco nella stagione “2017/18, ha parlato del terzino dell’Inter: “Federico è un ragazzo straordinario, quindi era facilissimo avere un rapporto con lui, perché si calò subito nella realtà del Sion. Purtroppo si infortunò subito, alla prima giornata e praticamente non l’abbiamo mai avuto in campionato. Abbiamo fatto comunque la preparazione e l’Europa League. Ma anche dopo, quando poi tornai al Sion ad allenare la seconda squadra è sempre stato un ragazzo disponibile. Obbiettivamente ero sicuro che potesse fare questo percorso sia dal punto di vista umano che del professionista.
Come altri giovani italiani, ha fatto esperienza all’estero. Questo è un po’ l’emblema del calcio nel nostro paese. In Italia si fa un po’ fatica ad aspettare i giovani, ma lui ha dimostrato il suo valore a Parma e a Verona. L’esperienza all’estero è stata impegnativa in una stagione con 3 cambi di allenatore e un po’ particolare, con l’infortunio che lo ha tenuto lontano dai campi, salvo poi permettergli di chiudere molto bene la stagione. Questo dimostra che i giovani nel campionato italiano fanno fatica ad emergere in un campionato non facile. Ci sono squadre che puntano tanto sui ragazzi, alcuni sono interessanti, però la storia per Dimarco nello specifico parla per sé”.
Recenti ha poi proseguito parlando di Asllani e Bajrami: “Sono interessanti e sono sicurissimo che faranno benissimo. Asllani lo avevo visto qualche anno fa quando ero allenatore dell’ Albania Under 15 ad una selezione a Siena ed aveva già qualità interessanti. Bajrami è un altro che sono sicuro che verrà fuori, farà bene perché ha qualità, il Sassuolo è la sua dimensione. Per Asllani il primo anno all’Inter è un po’ di assestamento, deve capire com’è il mondo nerazzurro, cosa significa giocare in una società e in una squadra di questo tipo, ma potrà fare bene nei prossimi anni“.
Infine, su Arthur Cabral, attaccante della Fiorentina: “È un giocatore già formato e già finito sotto certi punti di vista, le qualità tecniche sono quelle che abbiamo visto. Deve migliorare nell’attacco degli spazi, cosa che faceva molto bene a Basilea. So il giocatore che è in certi contesti, l’ho visto contro la Cremonese quando ha fatto gol. Per il gioco di Italiano credo possa essere ulteriormente importante, soprattutto in questo momento“.