Il centrocampista della Roma, Amadou Diawara, ha rilasciato una lunga intervista al quotidiano spagnolo AS, parlando della sua esperienza in giallorosso, del rapporto con Mourinho, ma anche del suo futuro, dopo l’ultima complicata stagione in Italia.
Diawara ha parlato della sua complicata stagione con la Roma, condizionata anche dai problemi fisici. Parole al miele per Mourinho, nonostante lo Special One lo abbia impiegato molto poco: “I primi due anni sono andati bene, poi sono subentrati alcuni infortuni infortuni al ginocchio e la pandemia hanno fermato la mia crescita. Con l’arrivo di Mourinho è cambiato tutto. Lavorare con lui è stato un altro sogno realizzato. Ha portato grande fiducia nel club e in città. Ho avuto un buon rapporto con lui, anche se non ho mai avuto spazio. Sono decisioni tecniche, lui è sempre stato chiaro con me e io lo accetto”.
Diawara, in una stagione complicata, si è comunque tolto la soddisfazione di alzare un trofeo. Il centrocampista ex Napoli ha parlato anche della vittoria della Conference League: “Una coppa è sempre una coppa. La città aspettava una vittoria da tanto tempo, anche se non sono stato un protagonista ho vissuto la vittoria con grande felicità. Ho aiutato come potevo: allenandomi al massimo“.
Diawara potrebbe valutare le opzioni di mercato che si presenteranno e sul suo futuro si è espresso così: “Mi piacerebbe trovare una squadra dove posso avere spazio, ma il mercato dipende da molti fattori, non solo da me. Credo nelle mie capacità e so che posso fare bene”.
Diawara è stato vicino al Valencia nello scorso mercato invernale e ha raccontato il motivo del suo mancato trasferimento: “Ero impegnato in Coppa d’Africa, mi hanno chiamato per dirmi quali club erano interessati a me e io ho scelto il Valencia. L’avrei chiusa subito ma ho aspettato altri quattro, cinque giorni e alla fine non si è fatto nulla. Non so ancora perché. La Liga mi piace molto. Se ci sarà un’opportunità, sicuramente mi piacerebbe giocarci“.
Quest’anno Diawara ha disputato appena 7 partite tra campionato e Conference League, senza mai andare in rete. Certamente una delle sue annate più nere da quando è in Italia. L’anno scorso con Paulo Fonseca, invece, si era ritagliato un ruolo importante, collezionando 28 presenze tra Serie A e Europa League, realizzando un gol. Anche nell’annata 2019-20, la prima in giallorosso, aveva trovato solo una rete in stagione, totalizzando 30 presenze tra campionato e coppe.