Angel Di Maria lascia la Juve dopo una sola stagione. L’addio arriva dopo un anno tormentato, per via delle note vicende societarie, intervallato dalla storica conquista della Coppa del Mondo con l’Argentina. “El fideo“, che in spagnolo significa spaghetto, è il soprannome che dal 2007 accompagna il trequartista di Rosario e significa giocatore smilzo, dalla corporatura esile. Una caratteristica che nella sua carriera è diventata una virtù abbinata alla grande tecnica. Anche con la Juventus, Di Maria ha messo in mostra queste peculiarità nonostante i 35 anni, anche se le sue statistiche non sono state indimenticabili.
Le leggi del mercato sono un’incognita. Specialmente per i giocatori a parametro zero che possono scegliere le squadre a cui accasarsi una volta scaduto il contratto. Di Maria nella stagione appena trascorsa ha collezionato 40 presenze con la maglia della Juventus, realizzando 8 gol e 7 assist. Fuori per via di alcuni infortuni, quando è stato in campo, El Fideo ha fatto sentire la propria presenza risultando spesso decisivo. Come all’esordio con la maglia bianconera contro il Sassuolo allo Stadium dove ha segnato un gol. Nella sua prima stagione in Serie A, inoltre, è stato impiegato da Allegri 26 volte mettendo a segno 4 reti.
Un debutto niente male per un giocatore non più giovanissimo e che a dicembre dello scorso anno ha disputato anche un campionato del mondo da protagonista. Rendimento più che positivo in Europa League: negli occhi di tutti gli amanti del calcio la pregevole tripletta realizzata in casa del Nantes. La corsa della Juventus si è interrotta ad un passo dalla finale contro il Siviglia, ma l’Europa dell’argentino è stata ottima: 7 presenze e 4 gol in 555 minuti complessivi.
La Juventus ha voluto salutare Di Maria con un comunicato annunciando che non sarà rinnovato il contratto del calciatore per la prossima stagione: “Le strade di Angel Di Maria e della Juventus si dividono dopo una stagione. Giunto alla Continassa a luglio 2022, Angel aveva firmato un contratto annuale dopo la lunga esperienza al PSG, aggiungendo la Serie A alla lista dei grandi campionati conosciuti in carriera. La sua avventura con la Juve si chiude con 40 match disputati, sprazzi di grande classe e 8 gol segnati, equamente divisi tra campionato ed Europa League. In mezzo, la vittoria del Mondiale con l’Argentina. Tra gli acuti più rilevanti c’è sicuramente il gol all’esordio contro il Sassuolo, una volée schiacciata che fece esplodere i tifosi presenti all’Allianz Stadium. Archiviato il succitato mondiale in Qatar, le prestazioni migliori si sono viste soprattutto in Europa League con la tripletta sul campo del Nantes, con il primo dei tre gol tra i più belli della stagione, e l’incornata vincente e importante messa a segno in casa con il Friburgo. Quella che rimarrà la sua ultima rete in bianconero. Grazie per tutto Fideo e in bocca al lupo per il futuro!”.