L’Udinese sta stupendo tutti in questo inizio di campionato e dopo la vittoria sull’Inter per 3-1 si trova in solitaria al terzo posto, ad una sola lunghezza dalla vetta occupata da Napoli e Atalanta: uno dei grandi protagonisti della squadra di Sottil è senza dubbio Gerard Deulofeu che ha rilasciato un’intervista al quotidiano spagnolo Marca.
Deulofeu si è soffermato naturalmente sul magico momento dei friulani e sugli obiettivi personali per questa stagione. Lo spagnolo ha già messo a segno 4 assist ma è ancora a secco di gol. Di seguito le sue parole: “È un momento magico a cui bisogna dare valore. Non vedevo questo entusiasmo e lo stadio così pieno da molto tempo. Bisogna godersi il momento e continuare a lottare per crescere”.
EUROPA – “Sarebbe sbagliato pensare all’Europa. Per prima cosa bisogna acquisire una mentalità vincente”.
SOTTIL – “È un allenatore molto aggressivo e motivazionale. Inoltre, è molto intelligente. Hai rispettato ciò che già funzionava, aggiungendo le sue idee. Questo ci ha dato fiducia e ci ha aiutato a ad avere un ottimo inizio. Siamo ‘leoni’ e sappiamo che dobbiamo correre più veloci degli altri per vincere”.
MOMENTO PERSONALE – “Sono nel momento più bello della mia carriera. Fondamentale è stato il cambiamento che ho fatto in termini di professionalità per preparare al meglio le partite. Mi prendo cura di me al millimetro perché vado matto per il riposo, il cibo, la preparazione fisica. Ho tutto, dall’analista, al cuoco, al preparatore fisico, al fisioterapista. Sono fortunato ad avere tutte quelle risorse che mi hanno permesso di raggiungere il successo”.
RUOLO IDEALE – “Sono passato da esterno a trequartista, la mia posizione ideale ed è dove devo muovermi per fare il massimo. Mi piace uscire e trovare spazi, creare, giocare in verticale”.
FUTURO – “Sto molto bene dove sono. Ho questa stagione e un’altra, ma tutto può succedere e il presidente lo sa. In estate potevo andar via ma non è successo, ma siamo sereni. Liga? Mi piace perché tornerei in Spagna e ho avuto modo di parlare con alcune squadre, ma non si sa mai cosa può succedere. Devi goderti il presente”.
NAZIONALE – “La nazionale è il massimo. È uno dei motivi per cui gioco a calcio. Ora, io son realista e non ricevo nessuna chiamata da molto tempo. Non perdo la speranza, ma so che c’è molta concorrenza. Se avessi avuto una mentalità diversa avrei giocato più partite con la nazionale”.