Il Decreto Crescita non ci sarà più per le squadre di Serie A. Questo è quanto è emerso dopo il Consiglio dei Ministri che si è tenuto a Palazzo Chigi la sera di lunedì 16 ottobre. Per il 2024 il Governo ha varato una stretta sugli sconti fiscali per i lavoratori che arrivano dall’estero escludendo agli sportivi da queste facilitazioni.
Il comunicato del Governo afferma: “Ai lavoratori dipendenti o autonomi che trasferiscono la propria residenza fiscale in Italia sarà riconosciuto, dal 2024, un nuovo regime agevolato per un massimo di 5 anni. Potranno beneficiare di una riduzione della tassazione del 50 per cento, entro un limite di reddito agevolabile pari a 600.000 euro, i lavoratori in possesso dei requisiti di elevata qualificazione o specializzazione che non risultano essere già stati residenti nel nostro Paese nei tre periodi d’imposta precedenti al conseguimento della residenza”.
A partire dal primo gennaio 2024, quindi, non sarà più possibile usufruire del Decreto Crescita. Le squadre italiane non potranno più fare operazioni come quelle che hanno portato a Milano Thuram e Pavard (sponda nerazzurra) Loftus-Cheek, Reijnders e Pulisic (sponda rossonera) o Weah alla Juventus.
La modifica sarà d’impatto in quanto i club non disporranno dei benefici sugli ingaggi. Le conseguenze avranno effetto sui tesserati del mercato invernale ma anche di quelli dell’ultima sessione estiva. Mentre mantengono il diritto di agevolazione i calciatori arrivati in Italia precedentemente. Romelu Lukaku, quindi, continuerò a usufruire dei benefici. Un evento, in conclusione, che cambia il calcio italiano, che farà sempre più fatica a portare in Serie A giocatori stranieri.