Roma-Feyenoord, De Rossi: “Svilar è forte. Rui Patricio uomo meraviglioso”
Allo Stadio Olimpico è andata in scena la gara di ritorno dei sedicesimi di finale di Europa League tra Roma e Feyenoord. Non sono bastati 120 minuti perché il risultato di 1-1 ha rimandato il verdetto finale ai rigori dove i giallorossi hanno vinto con il parziale di 4-2. Dunque la Roma prosegue il proprio cammino in Europa League. Al termine della sfida, Daniele De Rossi ha parlato nella consueta intervista post partita, parlando della gara e dello stato di forma dei suoi.
Roma-Feyenoord, l’intervista post partita di De Rossi
Daniele De Rossi ha cominciato la conferenza stampa parlando del match: “È bello ricordare tutto quello che è successo stasera. È una vittoria meritata, sopratutto per quello visto nel primo tempo. È un modo di vincere molto romanista, il più bello per noi. Non siamo brutti anatroccoli spesso vinciamo anche noi. Ci sono ancora tante cose da fare, ora dobbiamo lavorare sui concetti e sul non stravolgere troppo. Non teniamo 90 minuti fisicamente, oggi abbiamo speso tanto a livello fisico e ci può stare soprattutto contro questo Feyenoord. Dobbiamo provare a tenere di più il campo anche mentalmente. Al 120’ ho visto uno scatto di tutti e quindi la voglia si vede.
L’allenatore giallorosso ha poi proseguito: “Svilar è precoce, è forte. È un ragazzo sereno, supportato da tutti, sopratutto da Rui Patricio che è un uomo meraviglioso voglio sottolinearlo. Pellegrini ha vissuto momenti bui, mi dispiace molto perché è un ottimo giocatore. Negli spogliatoi gli ho detto di non festeggiare troppo perché è presto”.
De Rossi ha poi concluso la sua intervista: “Per me Roma-Triestina di Coppa Italia era come una finale di Champions League, ma questa vittoria è più bella. Inoltre non è da tutte le squadre avere cosi tanti rigoristi, abbiamo lasciato fuori Angeliño che voleva tirare. L’esultanza a fine partita? Mi vergogno anche di andare sotto la sud ad esultare però questi tifosi vanno ringraziati per come ci stanno supportando. È così da sempre, cerco di essere più freddo, ma io sono lo stesso di quando avevo 25 anni”.