Daniele De Rossi è intervenuto nella sua classica intervista post partita a seguito della sconfitta della sua Roma contro l’Inter per 2-4, nel match valido per la 24ª giornata di Serie A. L’allenatore giallorosso ha analizzato la prestazione della sua squadra maturata contro quella di Inzaghi.
L’allenatore della Roma ha iniziato così la sua intervista post partita: “Penso che stasera abbiamo avuto tante risposte positive. Si è anche capito che se vogliamo giocare al livello di queste squadre non possiamo abbassare il livello. Penso che la partita sia stata sostanzialmente pari. Sono molto orgoglioso dell’atteggiamento e della partita dei ragazzi. Lo stadio ha riconosciuto la nostra prestazione. Abbiamo fatto una partita da giocatori veri: è questa la strada giusta”.
Successivamente, De Rossi ha ammesso: “Gli episodi nel calcio sono tutto. Le partite si vincono tutte insieme: 11 giocatori, e me compreso, abbiamo abbassato un po’ il livello. Se lo fai contro l’Inter, ci sta che la perdi. Non mi piace cercare colpevoli: se la Roma ha fatto una buona partita è per merito nostro, così come la sconfitta è legata a un nostro abbassare l’attenzione”.
De Rossi ha poi chiuso così la sua intervista: “Abbiamo voluto metterci a specchio, sia per rispetto della squadra avversaria. L’unico rischio era che Angelino non avesse la fisicità del centrale. Sapevamo che dovevamo fare una partita così: ci sarebbero stati momenti in cui avremmo sofferto e dovevamo giocare anche da ‘provinciale’, ma le partite devono essere interpretate anche così. Questa sconfitta lascia una partita, delle scelte e un gioco da analizzare. Sono figlio di Luciano Spalletti e lui ci diceva che le sconfitte raramente sono immeritate: questa poteva finire in pareggio, ma l’Inter non ha rubato nulla. Se vogliamo competere contro loro dobbiamo analizzare la sconfitta e capire nonostante abbiamo giocato una buona partita abbiamo perso. Dobbiamo essere perfetti: appena abbiamo perso una scalata abbiamo preso gol. Questo è uno dei piccoli tasti sui quali dobbiamo lavorare“.