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Croazia-Italia, le interviste dei protagonisti

Le interviste dei calciatori dell'Italia dopo la partita con la Croazia

L'Italia a Euro 2024 (Agency)

Al termine del match fra Croazia e Italia i protagonisti del match hanno rilasciato le classiche interviste: tutte le parole

L’Italia ha giocato la sua terza partita di Euro 2024 contro la Croazia del commissario tecnico Zlatko Dalic.

Il risultato finale è stato di 1-1 con gol di Luka Modric – il quale ha segnato nel secondo tempo dopo che Donnarumma gli ha parato un calcio di rigore – e Mattia Zaccagni all’ultimo minuto di recupero.

La squadra di Luciano Spalletti sale così a 4 punti nel gruppo B e si qualifica alla fase ad eliminazione diretta dove se la vedrà contro la Svizzera agli ottavi di finale.

Al termine della partita contro la Croazia, oltre a Luciano Spalletti, hanno parlato anche diversi calciatori azzurri.

Croazia-Italia, le parole dei protagonisti

ZACCAGNI: “È una soddisfazione immensa, sono emozionato. È una serata bellissima che porterò sempre con me. Era importante per arrivare secondi. Si soffre sempre sia in panchina che in campo. Siamo stati bravi a rimanere in partita e abbiamo fatto un grandissimo secondo tempo. Meritiamo questo pareggio. Bravo il mister a creare questo gruppo, ha preso tutto quello che gli serviva. Noi cerchiamo di ripagarlo in campo. Mi sono passate tante immagini in testa. È un’emozione indescrivibile aver segnato il gol che ha regalato la qualificazione all’Italia. Non mi ero neanche reso conto fosse l’ultima palla della partita, quando Calafiori me l’ha passata bene non ci ho pensato due volte. Del Piero è il mio idolo di sempre, avevo il suo poster in camera da piccolino; ci siamo visti a Coverciano prima della partenza per la Germania e poi ci siamo sentiti nei giorni successivi su Instagram”.

CALAFIORI: “Soddisfazione enorme. Non voglio pensare che devo saltare la prossima, cercherò di fare il tifo per i miei compagni. Oggi l’unica cosa che contava era passare il turno. Dobbiamo ripartire da questi tratti con cui riusciamo a ottenere il gioco migliore. Ora siamo lì e dobbiamo provare ad arrivare fino alla fine. Non so se sono diventato uno dei pilastri. Era importantissimo reagire e cambiare atteggiamento durante la partita. Lo abbiamo fatto bene più che in altre partite, ci siamo meritati il pareggio e sono soddisfatto. Mi dispiace non esserci la prossima, ma sono contento. Non so bene dove ho trovato le energie per l’ultima azione perché è stata una partita giusta. Avevo bisogno di dar qualcosa a questa Nazionale che mi ha accolto benissimo, perciò ce l’ho messa tutta per non chiudere qui il nostro percorso. I complimenti fanno bene al morale. Il mister ci mostra in video che quando sei vicino all’area e stai per tirare gli avversari ti si avvicinano e lasciano altri spazi vuoti che bisogna avere la lucidità di sfruttare. Alla fine ero steso per terra contentissimo, un mix di emozioni vissute in questi giorni per le quali non ho avuto tempo di pensare, volevo solo rimediare all’autogol con la Spagna. Adesso ho voglia di tornare in campo ai quarti”.

JORGINHO: “Questo è il bello del calcio: quando vedi che le cose si fanno dure e difficili credi nei compagni, non molli, continui a lottare e il tuo lavoro viene ripagato. Bisogna sempre fare di più, credo però che bisogna godersi questo momento speciale, più da domani ci sediamo e vediamo cosa si può migliorare. Vedere la nostra gente felice ci rende felici. Nel primo tempo abbiamo tenuto più controllo, sbagliato qualche uscita, qualche scelta e si poteva far loro del male in qualche momento; in questo calcio non si possono chiudere gli occhi per un attimo, infatti nel secondo tempo abbiamo concesso il rigore e un gol evitabile, poi siamo andati avanti d’orgoglio spingendo e il risultato è arrivato. Non ci accontentavamo di palleggiare, lo facevamo per attrarre la loro pressione e attaccarli alle spalle, ma abbiamo verticalizzato tecnicamente male”.

Le interviste dei protagonisti dopo Croazia-Italia
Gianluigi Donnarumma, Italia (Agency)

Interviste post Croazia-Italia

DI LORENZO: “È stata una partita sofferta, l’importante era passare il girone. Siamo contenti. Dobbiamo crescere perché il tempo è poco. Sicuramente si può fare meglio a livello di gioco e a livello di atteggiamento non ci si può dire niente. So benissimo che non sono il giocatore che ha giocato contro la Spagna. Continuo a lavorare e le critiche ci stanno, nella mia carriera ho sempre esultato in maniera sobria perché il calcio cambia in fretta. Se ci fosse stato un altro allenatore stasera non avrei giocato. Per me sentire la fiducia è importantissimo, darò sempre il massimo per Spalletti e per i miei compagni. Riccardo è un ragazzo super positivo e sono contento per lui. Zaccagni aveva trovato poco spazio e oggi ha trovato un gol decisivo. Questo è un gruppo di grandi persone e sono contento che siamo passati”.

RETEGUI: “È una grande soddisfazione. Siamo molto contenti perché abbiamo giocato contro una squadra di grande qualità. Oggi abbiamo dimostrato grandi qualità e siamo contenti di essere passati. L’attaccante vuole sempre segnare, è importante per la fiducia. Però l’obiettivo era solo passare e va bene così. Ora la Svizzera che è una grandissima squadra. Abbiamo voglia di continuare e di vincere”.

MODRIC: “C’è molta tristezza, siamo delusi per il modo in cui abbiamo perso anche se in realtà non abbiamo perso, ma la prendo come se fosse una sconfitta. Ci sono mancate incisività e concentrazione perché nell’ultimo tratto di partita devi compattarti per non concedere nulla. L’Italia ha segnato questo gol e ora siamo molto tristi. Credo meritassimo di vincere anche se pure l’Italia ha avuto le sue opportunità. Questo è il calcio: a volte ti dà tanta gioia, altre volte succede qualcosa di crudele come a noi stasera. Ringrazio i tifosi italiani per l’applauso finale di cui non mi sono accorto perché ero molto deluso all’uscita dal campo. Io, Brozovic, Perisic abbiamo dimostrato di poter dare ancora qualcosa a questa Nazionale. Se c’è un modo in cui si può perdere è così: lasciando in campo il cuore per la Croazia. Lo abbiamo fatto e per questo siamo contenti. Adesso servirà del tempo per scacciare la delusione”.