La stagione della Roma è iniziata con alti e bassi, merito di grandi vittorie come quella arrivata contro l’Inter, ma anche di brutti passi falsi. Mourinho sta cercando di risalire la classifica grazie a giocatori come Pellegrini, Dybala, Abraham ma anche Cristante, leader silenzioso e indiscusso dello spogliatoio. Cristante ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Sportweek, analizzando l’avventura alla Roma e non solo. Di seguito le sue parole.
Il campione d’Europa con l’Italia si è soffermato inizialmente sulle esperienze passate, in particolare sul Milan con cui è stato legato per gran parte della gioventù: “Ho avuto la fortuna di esordire in una squadra dove c’erano tanti fuoriclasse, imparando molto da loro”, ha detto.
Il centrocampista è passato poi a parlare della sua Roma e degli obiettivi: “Vogliamo vincere altri trofei, con il mister si percepisce una voglia diversa. Ha portato la sua voglia di vincere, sa come farlo e ce lo sta tasmettendo”.
Alla domanda sul passato ruolo di trequartista all’Atalanta, ha risposto: “Mi piaceva, forse era più facile giocare davanti e segnare di più. Se fai gol, va tutto meglio. Ma sto bene anche nel mio ruolo attuale, non ho nostalgia“.
Il numero 4 giallorosso ha parlato anche del sogno scudetto, rimanendo però con i piedi per terra: “L’obiettivo è tornare in Champions. Siamo una squadra molto forte. Abbiamo un allenatore che sa vincere e il nostro obiettivo deve essere quello, crescendo nel percorso”, ha dichiarato.
Infine si è parlato della Nazionale, della vittoria degli Europei e della mancata qualificazione al Mondiale: “Non essersi qualificati rimane una delusione grandissima, ma arrivare alle finali di Nations League è bello, può ricreare un ciclo. Non baratterei mai la vittoria dell’Europeo con la partecipazione al Mondiale, è un’esperienza che resta per tutta la vita. Prima di smettere voglio però giocare un Mondiale, è il sogno di tutti i calciatori“.