Napoli, Conte: “Non voglio parlare sempre di singoli. Ero convinto che alla lunga avremmo segnato”
L’intervista post partita dell’allenatore azzurro, Antonio Conte, al termine della sfida di campionato tra Napoli e Lecce
Si è da poco conclusa la sfida valida per il nono turno di Serie A, con il Napoli di Conte che ha ospitato al Maradona il Lecce di Luca Gotti.
La partita si è conclusa con il risultato di 1-0 in favore del Napoli, con la squadra di Conte che grazie alla rete di Di Lorenzo mantiene la testa solitaria della classifica.
Presentandosi ai microfoni della sala stampa, l’allenatore azzurro non è riuscito a nascondere la propria soddisfazione per il risultato finale, soffermandosi nell’analizzare sia la prestazione della squadra che dei singoli giocatori
Vediamo, dunque, le dichiarazioni rilasciate nell’intervista post partita dall’allenatore casalingo, Antonio Conte, al termine della sfida tra Napoli e Lecce.
L’intervista post Napoli-Lecce di Antonio Conte
L’allenatore azzurro ha parlato così: “Oggi ho poco da rimproverare alla squadra. Noi abbiamo fatto il 65% di possesso palla e tirato 24 volte. Loro sono stati molto organizzati ma noi abbiamo continuato ad attaccare. Poi quando si attacca e non si segna subentra il nervosismo, ma ero convinto che avremmo segnato. Siamo molto contenti e bravi a non aver concesso molto”.
Conte ha poi aggiunto: “La passione per il calcio mi porterà a guardare Inter-Juventus. Sono due squadre molto forti e li guarderemo con il massimo rispetto”.
Le dichiarazioni dell’allenatore azzurro
Conte si è poi soffermato sul discorso esultanza: “L’esultanza è sempre episodica. Sul primo gol credevo fosse regolare ma non avevo considerato il portiere. Non ho esultato molto perché la partita non era ancora finita e quindi bisognava rimanere concentrati”.
Ha poi concluso la sua intervista affermando: “Non parliamo sempre di singoli, adesso testa al Milan che ci testerà contro una squadra forte. Hanno fatto un mercato importante e ci misureremo con loro. Andremo nella giusta maniera perché i punti che dovevamo fare gli abbiamo fatti. San Siro non è mai una passeggiata, così come giocare contro la Juventus a Torino”.