Napoli, Conte: “Osimhen? L’ho trovato sorridente ma deve lavorare”
Le dichiarazioni rilasciate in conferenza stampa dal ritiro di Dimaro dall’allenatore del Napoli Antonio Conte
Antonio Conte è pronto a prendersi sulle spalle il Napoli di Aurelio De Laurentiis, reduce da una stagione complessa dopo la vittoria dello Scudetto nell’annata 2022/2023.
La dirigenza sta cercando di mettere a disposizione dell’ex allenatore di Inter, Juventus e Chelsea, nonché della Nazionale italiana, la miglior rosa possibile. Assecondarne, o almeno provarci, le richieste potrà rivelarsi fondamentale al termine del campionato.
In ritiro a Dimaro, la giornata di oggi del Napoli non sarà caratterizzata soltanto dalle due sedute di allenamento, una mattutina e una pomeridiana, ma anche dalla conferenza stampa di Antonio Conte, che è andata in scena alle 14 al Teatro di Dimaro.
L’allenatore ha raccontato i primi giorni di ritiro, le prime impressioni ricevute dall’ambiente napoletano e ha parlato delle operazioni di mercato che la società ha già concluso e che sta cercando di portare a termine. Di seguito, le dichiarazioni dell’allenatore del Napoli Antonio Conte.
Napoli, le parole di Antonio Conte in conferenza stampa
Sull’annata scorsa: “Ho detto ai ragazzi di mettere da parte ciò che se è successo, ma dobbiamo sempre averlo in mente. C’era delusione nel gruppo ma abbiamo anche l’esperienza della vittoria di due anni fa. Quello che è successo nel passato è giusto metterlo in un cassetto, sapendo che nelle difficoltà dobbiamo riaprire il cassetto e rinfrescarci la memoria“.
Sul gruppo: “Ho trovato ragazzi responsabili, hanno capito gli errori che hanno commesso. Quando abbiamo vinto due anni fa abbiamo vinto tutti, club, calciatori e tifosi. Ma anche quando abbiamo perso l’anno scorso abbiamo perso tutti. Penso di trovare ragazzi con più esperienza dopo un’annata di delusione. Ho visto delusione nei loro occhi e questa è una cosa positiva perché vuol dire che hanno capito“.
Sul mercato: “Dobbiamo rinforzare la rosa sia per il presente che per il futuro. Buongiorno era molto ambito e il fatto di aver avuto l’appeal di prenderlo nonostante un decimo posto ci deve dare la consapevolezza di poter avere più opportunità. Stiamo facendo le cose nella maniera giusta, saremo la quinta o sesta squadra per monte stipendi e il nostro modus operandi non cambierà. Con questa base si possono fare buone cose“.
Su Di Lorenzo e Kvaratskhelia: “Io ho riportato equilibrio nella delusione, ho fatto capire che non si deve buttare tutto. Di Lorenzo si era legato a vita l’anno scorso, sono due persone perbene“.
Su Oriali: “Ci siamo conosciuti in Nazionale, l’ho voluto all’Inter e ora sono contento che sia venuto qui con entusiasmo“.
Su Lindstrom e Raspadori: “Lindstrom l’ho incontrato in Champions con il Tottenham, nell’Eintracht giocava sottopunta in un 3-4-2-1. Cercheremo di rispettare le sue caratteristiche, come per tutti. Raspadori giocherà sempre dentro il campo, per come lavoriamo sulla costruzione non può essere in fascia. Proveremo a metterli in condizione, poi mi aspetto risposte da tutti“.
Napoli, Conte: “La cosa più difficile è stata mettere il Napoli al centro di tutto”
Sui primi giorni: “La cosa più difficile è stata rimettere il Napoli al centro di tutto. Lo abbiamo fatto grazie al lavoro di tutti. Io mi sono espresso molto chiaramente, riallineare il club a essere protagonista è stata la cosa più difficile. Osimhen? È un top player ed è un calciatore del Napoli. Deve lavorare e deve avere il giusto atteggiamento anche se c’è questo tipo di accordo. Io l’ho trovato con il sorriso, quello che conta è il presente“.
Sul gap con l’Inter: “In due giorni è difficile annullarlo. 41 punti di distacco dall’Inter, 22 dal Milan, 18 dalla Juventus. Questa è la realtà dei fatti. Quando si fanno dei pronostici bisogna essere ragionevoli per non cadere nel ridicolo. Noi sappiamo che c’è questo margine e abbiamo perso un giocatore simbolo come Zielinski che ha rinforzato l’Inter. Noi non sappiamo come finirà il nostro mercato, forse potremmo perdere il nostro giocatore più forte. Però non mi fanno paura le previsioni, accetto volentieri. Noi dobbiamo parlare poco, abbiamo fatto un’annata inaccettabile. E l’obiettivo realistico deve essere tornare nelle coppe dalla porta principale“.
Sul ritiro: “Sono tornato a rivivere un ritiro in mezzo alla gente, mi hanno riportato al passato e al percorso che ho fatto. Nel nostro albergo c’è la foto del mio Siena quando abbiamo fatto il ritiro qui a Dimaro e abbiamo poi vinto la Serie B”.
Ancora sul lavoro da fare: “L’annata scorsa è stata inaspettata, sono stati commessi degli errori. Ho parlato di gestione della vittoria perché quando vinci ci sono onori ma anche oneri, mentre dopo l’annata scorsa può esserci troppa delusione da parte di tutti e si pensa che sia tutto sbagliato. Si va da un eccesso all’altro. Non bisogna buttare tutto, ci sono dei valori che non possono essere spariti nel giro di un anno. Si è instaurato un rapporto molto diretto con il presidente, io dirò sempre quello che penso per il bene del Napoli“.
Sull’aspetto tattico: “Al momento dobbiamo avere certezze ed equilibrio, ma lavoriamo su un assetto che può essere sia a tre che a quattro. Durante il campionato possiamo passare anche al 4-4-2 in fase di pressione. Un centrocampista può alzarsi vicino agli attaccanti o Raspadori può avvicinarsi alla punta. Buongiorno può giocare sia sul centrosinistra a 4 che centrale a 3. Dovremo essere intensi, voglio una squadra che faccia la partita. Abbiamo qualità con Kvara, Politano, Lindstrom, però se trovi una squadra più forte devi metterti lì con l’elmetto. Perciò dobbiamo parlare poco”.
Sul centrocampo: “Credo che la coppia Anguissa-Lobotka sia una delle più forti in circolazione. Però c’è Cajuste che ha grandi potenzialità, c’è Folorunsho che può diventare importante e sono curioso di vedere Gaetano. C’è una visione, poi durante il ritiro farò delle scelte“.