Alle 18:00 di domenica 26 novembre capitan Pellegrini e compagni riprenderanno il campionato allo stadio Olimpico dove ospiteranno la squadra allenata da Cioffi. Reduci dallo 0-0 nel derby, i giallorossi stanziano al settimo posto a 18 punti; anche i friulani hanno pareggiato l’ultima partita prima della sosta (1-1 contro l’Atalanta) e occupano la sedicesima posizione a quota 11. Alla vigilia della partita, José Mourinho è intervenuto in conferenza stampa per presentare Roma-Udinese.
Mourinho ha così esordito nella conferenza stampa della vigilia di Roma-Udinese: “Abbiamo alzato il nostro livello in fase di possesso. Sono sorpreso dell’inizio di campionato dell’Udinese perché ha potenzialità diverse: dalle palle inattive, ai tiri da fuori. Non guardo la classifica per definire la difficoltà della partita. Si tratta di una società intelligente nella gestione del calcio”.
Ha così parlato degli infortunati, nello specifico di Smalling: “Le 52 partite saltate per questo rispecchiano un dato che riguarda solo tre/quattro giocatori tra cui Smalling, Renato Sanches, Lorenzo Pellegrini e Dybala; ce ne sono altri come Cristante, Mancini e Bove che non ne saltano mezza. I calciatori fanno di tutto sia a lavoro sia nella vita privata pur di star bene. L’infortunio di Smalling c’è, è difficile. Evidentemente lui sopporta meno di altri il dolore, non sa giocare soffrendo e si tira indietro. Dobbiamo avere pazienza, non possiamo massacrarlo. Non mi aspetto che rientri sul campo nelle prossime due/tre settimane perché è in ritardo. Spero prima del 2024“.
In risposta al tifo immenso trasmesso alla squadra, il portoghese risponde così: “Dobbiamo dare di più. Non mi stanco di parlarne perché posso accettare la mancanza di risultati per brutte performances, ma non la mancanza di professionalità o di rispetto per la tifoseria. In casa riusciamo a mettere ciò che serve, in trasferta ci manca la mentalità. Dovremmo godere dell’antagonismo, invece c’è gente in squadra che si sente sicura qui a Roma mentre sente la mancanza di casa, della mamma, della nonna quando giochiamo fuori casa. Ho allenato squadre che hanno ricevute brutte accoglienze o addirittura aggressioni dai tifosi avversari”.
Poi ha proseguito trattando la tematica dello stile di gioco della Roma: “Facciamo fatica quando tra pianificazione, programmazione e messa in opera non c’è continuità. Fatico io a lavorarli e loro a doversi sempre spostare di posizione nel rettangolo verde. Siamo più bravi con Renato nelle transizioni sia positive sia negative, più ordinati in fase di possesso con Paredes. Se uno di loro manca, già perdiamo in qualche fase. Il nostro obiettivo iniziale di gioco era uno, ma al momento non riusciamo a raggiungerlo“.
Infine si è soffermato nel dettaglio sulle condizioni di Renato Sanches annunciandone l’assenza per Roma-Udinese: “Non è infortunato ma per domani è indisponibile. Sono state due settimane in cui, se ad esempio Pellegrini ha lavorato durissimo raggiungendo una condizione quasi ottimale, lui ha dovuto interrompere questo processo a causa di un problemino avuto settimana scorsa che gli ha permesso di allenarsi col gruppo squadra soltanto ieri. Necessita continuità di lavoro che a lui continua a mancare. Potenzialmente sarebbe un giocatore molto importante per noi”.