Dopo il rimprovero (qui le sue parole) ai suoi nel post di Servette-Roma, Josè Mourinho è tornato a parlare in conferenza stampa prima del match contro il Sassuolo. L’allenatore portoghese si è soffermato sul momento dei suoi, senza dimenticare di parlare dei singoli e dell’importanza del match. Quella del Mapei è infatti una grossa chances per i giallorossi per cercare di avvicinarsi sempre più alla zona Champions League.
Sull’arbitro e su Berardi: “Arriveranno sicuramente al top, giocano 40 partite a stagione e hanno una settimana per prepararla. Sono onesto e l’arbitro mi preoccupa: non ha una stabilità emozionale per dirigere questa partita. Questa non è solo Sassuolo-Roma, il profilo dell’arbitro e del VAR non mi lasciano tranquilli. Poi c’è Berardi che è fantastico, lo amo ma si deve avere più rispetto per gli avversari e il gioco. Prendere falli, rigori, gialli. Lo amo e lo odio. Se fosse un mio giocatore avrebbe un problema con me”
Sulla stagione: “Io ho detto ai giocatoir che se vogliamo avere più ambizione, non dobbiamo stare in questa zona di conforto. Magari mi darebbe più adrenalina giocare per la salvezza che stare in una zona tranquilla. Gli ho detto che dobbiamo alzare il tono e avere meno superficialità: ho vinto col Real Madrid il campionato con 100 punti e perso con 93 punti. Ogni settimana vincevamo e vinceva il Barcellona. Noi non abbiamo bisogno di vincerle tutte perché non abbiamo il potenziale per lottare contro Juventus e Inter per il campionato. Possiamo però stare con gli altri al quarto o quinto posto. Ho anche spiegato ai giocatori che si può migliorare sul campo ma io lavoro più con i giocatori che non giocano perché gente come Cristante fa le partite e riposa ovviamente”.
Sulla superficialità: “Karsdorp lo scorso anno? Entrò con superficialità e ci fu quasi un divorzio, siamo stati al limite. Poi con l’empatia siamo tornati a fare pace. Domani giocherà, è fresco ed è uno dei pochi a esserlo. La panchina contro l’Udinese ha vinto la partita, quella invece contro il Servette non ha migliorato nulla. Ovviamente abbiamo perso tutti, ho sbagliato anche io qualcosa magari”.
Sulla squadra: “Mi piacerebbe avere più opzioni e più qualità ma penso che siamo sottovalutati tutti: società, allenatore, squadra e club. Siamo stati in lotta con squadre con altro potenziale. Senza infortuni potremmo lottare ma senza Smalling è dura. Se lui non dovesse rientrare prima della fine dell’anno solare, non avrà fatto 68 allenamenti: quindi anche se dovesse tornare il 31 dicembre, cosa farebbe? Ha bisogno di tempo per tornare in condizioni. Kumbulla lo avete visto in gruppo perché potete vedere solo 15 minuti. “Ndicka è perfetto per crescere dalla panchina con te”, mi disse Tiago. Ora è titolare ogni partita ovviamente. Domani con Marcenaro, Mancini sicuramente prenderà un giallo per qualcosa su Berardi”.