È il 20 maggio 2012 quando un rigore trasformato da Cavani e una rete di Hamsik stendono la Juventus 2-0 in finale di Coppa Italia. Dopo ventidue anni dal famoso 1990 gli azzurri tornano a vincere un trofeo, il primo della carriera di Mazzarri. Lunedì 21 gennaio 2024 l’allenatore nato in provincia di Livorno ha la possibilità di ripetersi a distanza di quasi dodici anni, stavolta in finale di Supercoppa Italiana. Alla vigilia di Napoli-Inter, in compagnia di capitan Giovanni Di Lorenzo, Walter Mazzarri è intervenuto in conferenza stampa per presentare la sfida dell’Al-Awwal Park Stadium di Riyadh.
Innanzitutto ha preso la parola il terzino destro dichiarando: “Penso che noi dobbiamo concentrarci su quello che succede dentro al campo e non fuori. Dispiace non avere qui i tanti tifosi del Napoli. Sono sicuro, però, che ci seguiranno da Napoli e faremo di tutto per vincere questo trofeo”.
Sulla Supercoppa: “È un trofeo importante e riuscire a vincerlo potrebbe darci entusiasmo e autostima per affrontare la seconda parte di stagione. Metteremo in campo tutto“.
Su quello che ha portato il cambio modulo: “Credo che aldilà del modulo conta come viene interpretato. È un modulo che ci porta anche in tanti in fase offensiva. Per quanto riguarda L’Inter è una grandissima squadra con una lotta d’attacco importante. Dobbiamo essere bravi a limitare le loro caratteristiche. Siamo una squadra forte e sono sicuro faremo una grande squadra“.
Dopodiché sono arrivate le risposte dell’allenatore che ha detto: “Il Napoli è già cominciato nel mondo. Già da quando ero qui tanti anni fa eravamo sempre nelle coppe. È una realtà che esiste da tanti anni. La Supercoppa aggiungerebbe qualcosa”.
Sull’importanza della coppa per lui e per la squadra: “È chiaro che in 23 anni di carriera questa è la mia seconda finale e spero di poter alzare il trofeo. Se ti capita di competere per questo premio ben felice. Non tutti quelli che partono da zero possono vantare di giocarsi un trofeo del genere. La squadra è la cosa più importante. Devono lottare per portarsi a casa questo trofeo“.
Sull’infermeria: “Ci sono pochi allenamenti da una partita all’altra. Oggi facciamo il penultimo e domani faremo poco in albergo. Olivera non riuscirò a portarlo in panchina. Demme e Cajuste forse riusciamo a recuperarli. Anche Zielinski lo valutiamo oggi“.
Ha concluso parlando di Traoré e Lindstrom: “Traoré mi dicono che deve rifare una piccola preparazione perché aveva avuto qualche problemino. Lindstrom aveva avuto poco spazio. Quando l’allenatore nuovo arriva da fiducia ai senatori del gruppo. Lui comunque è sempre motivato e vuole dimostrare il perché è stato valuto. Con quelli che arrivano da fuori ci vuole pazienza“.