Si è appena conclusa la finale di Conference League tra Olympiakos e Fiorentina: i protagonisti del match hanno rilasciato delle interviste post-partita
Stasera, 29 maggio, si è giocata la finale di Conference League tra Olympiakos e Fiorentina alle ore 21:00. Dopo 120 minuti di battaglia il risultato sorride alla squadra di endilibar grazie alla rete di el Kaabi nell1-0 finale. Dopo la sconfitta contro il West Ham, nella finale di Conference della scorsa stagione, la Fiorentina perde nuovamente l’occasione di alzare questo importante trofeo, ma i ragazzi di Italiano escono sicuramente a testa alta. Al termine della sfida, alcuni protagonisti del match, hanno rilasciato delle interviste post-gara.
Leggi qui le parole di Vincenzo Italiano. L’allenatore viola ha parlato del suo futuro, dei singoli (in particolare Ikone) e anche di cosa ha detto a Ceferin durante le premiazioni.
JOVETIC: “Sono stra felice perché ho sofferto per arrivare a questo punto, è la prima medaglia Europa. Quest’anno non è stato facile ma ce l’abbiamo fatta, anche contro grandissime squadre. Abbiamo fatto un bel lavoro e i tifosi se lo meritano.
Mi dispiace anche per la Fiorentina, gli auguro il meglio… Per me non è stato facile giocare questa partite perché ho passato cinque anni bellissimi a Firenze. Sento tanti ex giocatori viola. Mio papà non è più con noi da cinque, sarei felice se fosse qua e lo porto con me. Quagliarella faceva gol bellissimi. Chiudere la carriera alla Fiorentina? Hanno il mio numero, non si sa mai…”
I giocatori non della Fiorentina non hanno parlato dopo la sconfitta contro l’Olympiakos: i greci, infatti, hanno vinto la partita grazie a un gol nel finale dei tempi supplementari.
Queste le principali dichiarazioni di Vincenzo Italiano: “Ci gira male in queste finali perché non troviamo lo spunto che abbiamo di solito. L’ho detto anche a Ceferin, la seconda finale persa negli ultimi minuti fa male“.
Italiano: Futuro? Anche io ho un cuore, vivo di emozioni e in questo momento sono troppo deluso. Abbiamo l’ultima partita a Bergamo e poi mi vedrò con il presidente, vedremo
Nei supplementari la stanchezza e la voglia di non rischiare scottava un po’. Fino a lì la squadra ha fatto quello che doveva fare, loro non concedono tanto ma siamo arrivati alla loro porta. Potevamo cercare di più Ikone, ha avuto una palla clamorosa per pareggiare. Poi tra stanchezza e timore non sei più lucido”.