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Dalla difesa a 3 al rebus punta: come giocherà l’Italia ad Euro 2024?

spalletti italia

In una recente intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport, Luciano Spalletti ha dichiarato “Voglio provare il 3-4-2-1 per tentare di mettere più a proprio agio alcuni calciatori”. Una frase che ha sorpreso parecchi, considerando la storicamente netta preferenza dell’attuale c.t. azzurro per i moduli con la difesa a 4. Si avvicina la competizione intercontinentale che avrà luogo tra il 14 giugno e il 14 luglio, nella cui fase a gironi la nostra Nazionale affronterà Spagna, Croazia e Albania. A circa un centinaio di giorni dall’inizio di Euro 2024, proviamo allora a capire come e con quali calciatori potrebbe giocare l’Italia in Germania.

Portieri

Iniziamo l’analisi dal reparto nel quale, nonostante la folta presenza di validi nomi, la situazione dovrebbe essere pressoché delineata. Il titolare indiscusso, nonché capitano, è Donnarumma; lo è rimasto anche durante qualche suo momento ‘scricchiolante’ e di brillante forma altrui, perciò non dovrebbero esserci dubbi. Alle sue spalle Vicario pare aver guadagnato saldamente il titolo di secondo, mentre alcuni si contendono l’ultimo slot. Quasi sicuramente il terzo nome verrà fuori dal ballottaggio tra l’esperto Provedel, il ben noto al coach Meret e la rivelazione del campionato Carnesecchi.

Donnarumma italia

I difensori centrali dell’Italia ad Euro 2024

Se davvero Spalletti intende testare la difesa a 3, l’ha deciso per la numerosa disponibilità di centrali che giocano così nel proprio club. Si pensi ad Acerbi e Alessandro Bastoni che compongono due terzi della retroguardia meno trafitta d’Italia e perché no, al loro compagno Darmian, schierabile anche in fascia.

Credits: Domenico Bari

C’è abbondanza di piedi mancini se consideriamo Buongiorno come un altro forte candidato alla convocazione, mentre è in rampa di lancio Calafiori seppur ancora fuori dal giro; più indietro, invece, Alessio Romagnoli. Chi potrebbe far parte della spedizione azzurra è Scalvini, a differenza di Toloi, Bonucci e Mancini, scivolati indietro nelle gerarchie. Spera, invece, Gatti. Comunque nel terzetto ci aspettiamo un marcatore puro tra due laterali bravi in impostazione e negli sganciamenti palla al piede.

Giorgio Scalvini, difensore dell'Italia

Esterni

Quando ha esposto l’idea del 3-4-2-1, Spalletti ha tenuto a ribadire di volerlo provare Mantenendo una propensione offensiva, senza tornare sempre a 5 dietro in fase di non possesso, creando equilibri che ci consentano di fare sempre la partita a viso aperto”. Sui binari di fascia, dunque, è lecito aspettarsi più esterni tecnici che terzini difensivi. In tal senso sono certi di una maglia sia l’eclettico fedelissimo Di Lorenzo, sia il crossatore dal piede pregiato Dimarco.

Giovanni Di Lorenzo Italia

I principali rincalzi dovrebbero essere il sopraccitato Darmian a destra e Udogie a sinistra. Difficile ma non impossibile emerga qualcuno della vecchia guardia come Calabria, Spinazzola, Lazzari e Biraghi. Al contrario, alla lunga potrebbe prender quota Cambiaso, autentico jolly dalla spiccata intelligenza tattica. Dotato di buona padronanza di entrambi i piedi, lo juventino del 2000 sembra funzionale ai meccanismi di interscambio con la mezzala di riferimento e connessioni con la catena laterale tanto cari al commissario tecnico. Occhio, infine, alla mina vagante Bellanova.

calafiori_credits_martina_cutrona-

I centrocampisti dell’Italia ad Euro 2024

Dando per scontate le convocazioni di Barella, Cristante e Frattesi per la centralità nel progetto di Spalletti, passiamo in rassegna una serie di nomi che potrebbero completare il reparto di mezzo. Ha buone chances Jorginho, tornato in auge nell’Arsenal, così come Locatelli, in grado di giocare sia a 2 sia a 3.

Frattesi Italia

La rinascita di Pellegrini aggiunge a quella di Bonaventura un’ulteriore opzione per il ruolo di mezzala offensiva, inseribile anche nella categoria successiva. Inseguono a distanza i vari Pessina, Ricci e possibili outsider come Fabbian, Bove e Rovella.

Credits: Domenico Bari

Ali e trequartisti

Sono tanti i giocatori azzurri impiegabili dalla trequarti in su, quasi tutti in possesso di caratteristiche diverse l’uno dall’altro. Per questo motivo è facile immaginare che guadagnerà una chiamata chi si presenterà a ridosso di giugno nella miglior condizione psico-fisica possibile. Pestano zone di campo più centrali Colpani, Zaniolo e Raspadori, a differenza di coloro i quali potremmo definire ‘ali’.

chiesa italia

Infatti da una parte Politano ed Orsolini, dall’altra Chiesa, El Shaarawy e Zaccagni, amano pestare la linea del fallo laterale. Qualcuno è abile nel dribbling, qualcuno nella rifinitura, qualcun altro nel tiro in porta, nel cross, nei calci piazzati o nella conduzione della sfera: si tratta di un pacchetto offensivo completo nel quale solo all’ultimo si scioglieranno le riserve.

Stephan El Shaarawy Italia
Roma 17/11/2023 – qualificazione Euro 2024 / Italia-Macedonia del Nord / foto Image Sport nella foto: esultanza gol Stephan El Shaarawy

Attaccanti

Sul reparto d’attacco si può fare un discorso analogo a quanto detto in precedenza. Pur non spiccando un bomber di caratura mondiale (alla Haaland, Kane e Lewandowski, per intenderci), l’Italia vanta varie punte di buon livello che ad Euro 2024 sarebbero capaci di incidere ognuna a suo modo se messe nelle giuste condizioni.

ciro immobile italia

Su tutte Immobile che resta il migliore per carisma e completezza quando accompagnato da una forma fisica all’altezza. Alle sue spalle si stanno facendo spazio, a periodi alterni, centravanti differenti contraddistinti da peculiarità individuali. Dal fiuto del gol di Retegui alla tecnica in fisicità di Scamacca, dalla caparbietà di Belotti all’opportunismo di Raspadori.

raspadori italia

Sulla carta ci sarebbero anche Kean, Pinamonti, Lucca, Piccoli e Colombo. Tuttavia ci sentiamo di escludere una loro convocazione per inesperienza, discontinuità di prestazioni o semplicemente rendimento inferiore a quello degli altri sopra elencati.