Come cambia il Milan con Conceicao: modulo e singoli
Sergio Conceicao subentra ufficialmente a Paulo Fonseca sulla panchina del Milan: proviamo a ipotizzare come cambia la squadra
Il Milan ha deciso per la svolta in panchina. L’avventura di Paulo Fonseca è ufficialmente terminata dopo il pareggio contro la Roma, con la società che nelle ore seguenti al termine del match ha comunicato l’esonero.
Una scelta maturata già prima del fischio d’inizio del match contro i giallorossi, quando le voci di un esonero imminente hanno iniziato a infittirsi sempre di più proprio mentre la squadra era impegnata sul campo.
La dirigenza rossonera ha scelto di affidare il ruolo di allenatore a Sergio Conceicao, che farà così il suo esordio contro la Juventus in Supercoppa affrontando curiosamente subito suo figlio Francisco.
Dal modulo ai singoli, come cambia il Milan con l’arrivo dell’allenatore ex Porto: proviamo a scoprirlo basandoci sui suoi anni al Do Dragao e ipotizzando due variabili diverse di formazione.
Continuità e differenze: il 4-2-3-1 di Conceicao
Partiamo col dire che l’ex giocatore di Inter, Parma e Lazio tra le altre, così come Fonseca e lo stesso Pioli, è un allenatore che predilige una difesa a 4 supportata da un centrocampo a 2. Nell’ultima stagione Conceicao ha infatti impostato un 4-2-3-1 per schierare il suo Porto che presentava però caratteristiche ben diverse rispetto ai rossoneri. Aggressività e compattezza sono sempre state due chiavi per il gioco dei portoghesi, spesso abili nel complicare la partita agli avversari e nel limitarne lo sviluppo della manovra. Il Porto negli ultimi anni si è sempre contraddistinto per solidità difensiva e grande applicazione, come dimostrano per altro le prestazioni spesso fornite in Champions League, dove Conceicao ha raggiunto 2 volte i quarti di finale e 3 volte gli ottavi, mettendo in difficoltà squadre sulla carta superiori, come Arsenal o Inter.
Date queste caratteristiche, ecco che quindi il primo nome che potrebbe tornare in auge è quello di Fikayo Tomori, su cui non escludiamo neanche un impiego da terzino destro. A centrocampo il discorso cambia leggermente, dal momento che Conceicao ha dimostrato di optare spesso per 2 mediani puri: negli ultimi anni Varela e Nico Gonzalez. Ecco che quindi l’ipotesi di vedere Bennacer e Fofana davanti alla difesa potrebbe prendere piede, con Reijnders più avanzato. In avanti l’allenatore portoghese ha variato molto: Pepe è un trequartista brevilineo, ma molto abile nel pressare, così come gli esterni sempre “a piede invertito”. Nell’ultima stagione il centravanti è spesso stato Evanilson, un giocatore più tecnico che fisico (più Morata che Abraham) e che è riuscito a ritagliarsi spazio a discapito di Taremi.
4-2-3-1: Maignan; Emerson Royal/Calabria/Tomori, Thiaw/Gabbia, Tomori, Theo Hernandez; Fofana, Bennacer/Reijnders; Pulisic/Chukwueze, Reijnders/Pulisic, Leao; Morata.
L’opzione 4-4-2: come cambia il Milan con Conceicao
Negli anni precedenti Conceicao ha invece adottato un più classico 4-4-2, modulo scelto soprattutto in funzione degli uomini a disposizione. Prendendo come esempio proprio una partita di Champions League contro i rossoneri del 2021, ecco che possiamo notare come la linea di difesa fosse simile, con un centrale (Pepe) fenomenale in marcatura e uno (Mbemba) più rapido nell’1 contro 1. Per quanto riguarda i terzini il discorso potrebbe essere uguale a quello fatto precedentemente, mentre in mediana Fofana e Reijnders dovrebbero essere confermati.
La vera differenza riguarda però l’assenza di un trequartista e l’inserimento di un esterno destro (Otavio) non mancino di piede, e dunque abile nel crossare in mezzo per le due punte (Evanilson e Taremi). In questo senso occhio al possibile impiego di Jimenez alto, con magari Pulisic a sinistra e Leao di fianco a Morata. Luis Diaz, che giocava alto a sinistra, era un’arma offensiva fondamentale per quel Porto, sempre sottolineando che tutti gli 11 giocatori sapevano sacrificarsi e mettersi a disposizione della squadra.
4-4-2: Maignan; Emerson Royal/Calabria/Tomori, Thiaw/Gabbia, Tomori, Theo Hernandez; Pulisic/Jimenez, Fofana, Reijnders, Leao/Pulisic; Morata, Abraham/Leao.