Luis Alberto: “Su me e Sarri tante falsità, ecco come stanno le cose”
Sono appena terminate le gare di ritorno dei play off di Europa League e Conference League. Nel pareggio che ha consentito alla Lazio di qualificarsi agli ottavi di Conference League, uno dei protagonisti è stato Luis Alberto. Lo spagnolo, dopo un periodo complicato all’inizio dell’era Sarri, sembra tornato sui suoi livelli. E proprio del rapporto con l’allenatore ha parlato il numero 10 biancoceleste: ecco le parole di Luis Alberto nell’intervista rilasciata a Sky dopo la sfida col Cluj.
Lazio, l’intervista post-partita di Luis Alberto
“Sarri? È cambiato il rapporto, penso che abbiamo avuto un confronto tra due persone per il bene di entrambi” ha dichiarato lo spagnolo. “Io ho messo del mio e ora sto giocando di più. È vero che sto bene fisicamente, l’importante è che la squadra faccia bene. L’importante è che se mi fa giocare è perché sto bene”.
“C’è stato un chiarimento – ha proseguito – però penso si siano dette tante bugie in questi 2 anni e mezzo su noi due. Per noi era importante parlare e giocare a calcio. La verità è che mai abbiamo litigato, mai ho detto di andare via. Ogni volta che non gioco dite che voglio andare via e non è vero, non l’ho mai detto. Quando parlo lo faccio chiaramente, non mi nascondo. Con il mister ci siamo detti in faccia la verità, questa è la cosa più importante”.
Le parole di Sarri
Anche l’allenatore biancoceleste ha parlato nel post partita, soffermandosi sia sulla partita di Luis Alberto che sulla UEFA, queste le sue parole: “Luis Alberto? Lui ha fatto il passo più lungo verso di me, perché ha iniziato ad allenarsi come dico io. E se lo fa, spesso gioca quando vuole lui”. Mentre sulla UEFA ha detto: “La partita ha avuto un momento solo: era ingiocabile. Siamo stati bravi a trovarci dentro uno sport che era simile al calcio ma non era calcio. Il campo era ingiocabile. Con la UEFA sento sempre parlare di rispetto, ma loro per il calcio e per i giocatori hanno davvero poco rispetto a farli giocare in questi terreni. Nota di merito ai ragazzi per aver giocato uno sport che ha solo poche caratteristiche del calcio, siamo stati bravi. Dispiace non averla vinta”