Fiorentina, Biraghi: “È un traguardo importante, abbiamo grande voglia di vincerla”
Al termine della semifinale di ritorno di Conference League tra il Club Brugge e la Fiorentina di Italiano a prendere la parola nelle consuete interviste post-gara sono stati i protagonisti delle due squadre. Il match si è concluso 1-1 e a staccare il pass per la finalissima di Atene del prossimo 29 maggio sarà proprio la Fiorentina. Tra loro e la coppa ci sarà chi avrà la meglio nella doppia sfida tra l’Aston Villa e l’Olympiacos.
Club Brugge-Fiorentina, le interviste dei protagonisti
BIRAGHI: “C’è grande unione, sennò questi risultati non li raggiungi. Due finali consecutive europee, quasi due di Coppa Italia: li fa solo un gruppo unito, in cui tutti fanno parte del progetto. Con la Fiesole ho un rapporto particolare: ero insieme a loro nel giorno tragico di Davide e anche in quello di Joe. E’ un rapporto che va al di là. Adesso c’è euforia, ma c’è da giocarcela questa finale e l’anno scorso ci siamo scottati. E’ un traguardo importante, abbiamo grande voglia di vincerla. E’ da stamattina che nell’aria c’è grande concentrazione per fare questa prestazione su un campo difficile. Non c’era bisogno di dire niente. A Lucas do consigli, come ad altri giovani fortissimi che hanno un grande futuro. C’è poco da dirgli”.
BELTRAN: “Rigore? Meno si pensa e meglio è, perché non ti devi rendere conto delle responsabilità. Meglio andare tranquilli e non pensare, perché pesava quel rigore. Alla fine è andata bene. Uno cerca di sognare in grande, lavorare e dare tanto. Contento di essere in questo grande club, con tifosi caldi e in una grande città. L’obiettivo di rendere sempre più grande la Fiorentina. Biraghi? Seguiamo i suoi consigli, lui è il nostro leader. Ci dice sempre cose utili per migliorare e cerchiamo di crescere tutti insieme anche grazie a lui. Ascolto sempre le persone con più esperienza per crescere”.
TERRACCIANO: “Siamo contenti per aver raggiunto un’altra finale, ce lo siamo meritato. Lo meritano i tifosi e la città di Firenze. Quando mancano pochi minuti la concentrazione deve essere altissima per tutti. Devo ancora rivedere la parata, ma è stata sicuramente complicata. Tutti noi, dalla squadra alla dirigenza, meritiamo questa finale. Ora ci godiamo questa festa cercando di preparare al meglio le partite che mancano. Joe Barone mi ha regalato un’unghia su quella palla lì. Lo avevamo promesso a lui e alla sua famiglia e siamo felicissimi per loro”.