Gabriele Cioffi saluta l’Udinese: promosso dai friuliani lo scorso 7 dicembre per sostituire il suo “boss” Luca Gotti in panchina, non proseguirà la sua avventura con i bianconeri. In 22 partite di Serie A ha collezionato 31 punti (una media di 1,41 punti per gara), allontanando la squadra dalla zona calda della classifica e portandola ad una salvezza tranquilla con tanti bei risultati.
Il suo futuro, però, non sarà più in Friuli. L’allenatore, il cui contratto scadrà il prossimo 30 giugno, non rinnoverà e oggi con una lettera, pubblicata sul giornale di Udine, ha salutato il club: “Sei mesi tutti di un fiato, la grande occasione. Grato a società, dirigenti e alla tifoseria, nuovamente orgogliosa e fiera dei veri protagonisti: i ragazzi. Udine città di qualità umana e sociale in una terra che ho imparato a scoprire e amare come il Friuli“.
Nel suo futuro potrebbe esserci il Verona, nel caso in cui Igor Tudor dovesse risolvere in anticipo il contratto con l’Hellas, in scadenza a giugno del 2023. Ma come potrebbero giocare i gialloblù sotto la sua guida? Il club di Setti, abituato ormai da tre stagioni al 3-4-2-1, partirebbe di nuovo con la difesa a 3, privilegiata dall’allenatore toscano, ma a centrocampo e in attacco potrebbe cambiare qualcosa.
La squadra sarebbe impostata sul 3-5-2, modulo di Cioffi, sacrificando così i trequartisti per dare più spazio a giocatori d’interdizione come Tameze e Hongla, supportati dai più tecnici Veloso e Ilic. Questo perché il futuro di Barak è tutto da scrivere. In caso di cessione rimarrebbero nel duo d’attacco Caprari e Simeone (che deve ancora essere riscattato), con Lasagna come sostituto. Ma non è da escludere che l’ex Udinese possa proseguire con le stesse tattiche di quelli che potrebbero essere i suoi predecessori, Tudor e Juric.