Dopo il mancato riscatto di Brekalo e il “Gallo” Belotti in scadenza di contratto, il Torino aveva fino ad ora risposto con l’acquisto di Pietro Pellegri. La giovane punta italiana non poteva però essere il solo rinforzo per l’attacco granata. La dirigenza si è mossa su un altro profilo: si tratta di Armand Laurienté, attaccante classe 1998 del Lorient.
Il Torino si è già mosso per assicurarsi le prestazioni di Laurienté, presentando al Lorient un’offerta di 7 milioni di euro, comprensiva di bonus e percentuale sulla rivendita. Il fatto che il club francese ne abbia richiesti 8 lascia ben sperare sull’esito della trattativa. La distanza infatti è minima e con il giocatore c’è già una base di accordo. In giornata è attesa una risposta da parte dei francesi.
Laurienté è un classe 1998, 23enne nato e cresciuto calcisticamente in Francia, con i colori del Rennes. Infatti, l’esterno nato a Gonesse, ha giocato prima nell’U19, poi nel Rennes B per poi esordire in prima squadra. Nel 2019 il club lo manda in prestito al Lorient, che l’anno successivo lo acquista a titolo definitivo.
I tre anni vissuti a Lorient sono decisivi per la sua crescita, Laurienté infatti trova continuità, giocando ben 88 partite tra tutte le competizioni nel triennio. Il primo anno, in Ligue 2, scende 19 volte in campo segnando due gol e servendo cinque assist. L’anno successivo, giocando dieci partite in più, serve altrettanti assist e segna un gol in più. Arriva però nella scorsa stagione la consacrazione, con Laurienté che diventa cruciale per la squadra, ottenendo ben 35 presenze in campionato. Il giocatore si avvicina alla porta e, malgrado diminuiscano gli assist, solo 2, segna 6 gol, più di quanti segnati nelle due annate precedenti.
Armand Laurienté è un’ala destra, che all’occorrenza può giocare a sinistra o anche in mezzo all’attacco. La sua capacità di giocare a tutta fascia, unita alle ottime dote atletiche, lo rende pericolosissimo nell’uno contro uno e in campo aperto. Il Torino aspetta una risposta dal Lorient, sperando di riuscire a chiudere con Laurienté. Juric, dopo l’ottimo lavoro fatto con Brekalo, potrebbe avere un nuovo talento da plasmare, meno creativo ma con doti offensive più marcate.
A cura di Andrea Dotto