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C’è un altro caso Pantani: ciclista italiano trovato morto nella sua abitazione | Tifosi in lacrime

Pantani - foto REUTERS - pazzidifanta

Non solo il caso Pantani, altro lutto nel mondo del ciclismo italiano. I tifosi sono in lacrime per il proprio eroe

Il mondo del ciclismo è in lutto per la scomparsa di una figura storica, lasciando un vuoto incolmabile in uno sport che ha visto protagonisti indimenticabili.

La notizia ha scosso profondamente la comunità ciclistica e tutti coloro che hanno seguito con passione le imprese di questa persona, capace di segnare un’epoca con il suo talento e la sua determinazione.

Il cordoglio è arrivato da ogni parte del mondo, con ciclisti, squadre e tifosi che hanno voluto rendere omaggio alla memoria di chi ha contribuito a scrivere la storia di questo sport.

Non si tratta solo di una perdita per il ciclismo, ma per l’intero panorama sportivo, che oggi si ferma per ricordare un grande protagonista.

Non solo il caso Pantani, lutto nel mondo del ciclismo

Nel mondo del ciclismo si è spenta una delle figure che, con la sua passione e dedizione, ha lasciato un segno profondo nelle corse su strada italiane e internazionali. Un atleta ricordato per la sua grinta e per aver scritto pagine importanti nella storia del ciclismo, distinguendosi in competizioni di prestigio.

Guido Carlesi, soprannominato “Coppino” per la sua somiglianza fisica e stilistica con Fausto Coppi, è stato una figura leggendaria nel mondo del ciclismo italiano. Nato il 7 novembre 1936 a San Sisto al Pino, Carlesi avrebbe compiuto 88 anni il prossimo mese. La sua carriera ciclistica, iniziata come professionista nel 1957, è stata coronata da 35 vittorie, tra cui spiccano tappe al Giro d’Italia e al Tour de France. Era conosciuto per il suo temperamento forte e la capacità di emergere nei momenti decisivi.

I tifosi in lacrime per l’addio del ciclista

Il “Coppino” ha lasciato un segno indelebile nel ciclismo, soprattutto con la sua partecipazione al Tour de France del 1961, dove ottenne due vittorie di tappa e concluse al secondo posto assoluto, dietro il francese Jacques Anquetil. Questo risultato ha rappresentato uno dei punti più alti della sua carriera, confermando il suo talento e la sua determinazione in un ciclismo dominato da grandi campioni.

Carlesi ha gareggiato con squadre prestigiose come Nivea Fuchs, Chlorodont e Molteni, e chiuse la sua carriera nel 1966 con la Filotex di Prato. Le sue vittorie non si limitarono solo in Italia, ma si estendevano anche al di fuori dei confini nazionali. Oltre alla bicicletta, Guido era appassionato di caccia, e tra gli amici era noto come “implacabile” cacciatore di cinghiali.