L’esterno dell’Inter Carlos Augusto ha ricevuto la prima convocazione della sua carriera per la Nazionale brasiliana. Complice l’infortunio di Danilo, il difensore potrebbe partire nella formazione titolare scelta dal ct Diniz per la sfida contro l’Uruguay. Partita che non sarà ancora decisiva per la qualificazione ai prossimi Mondiali di calcio in Canada, Messico e Usa, ma comunque molto delicata. Per questo, l’allenatore verdeoro e Carlos Augusto si sono presentati alla vigilia del match del Brasile per rispondere alle domande dei giornalisti in conferenza.
Le domande dei giornalisti hanno toccato il tema della possibile convocazione di Carlos Augusto per la Nazionale italiana e del suo approccio alla Serie A: “L’Italia mi ha chiamato, ma non ho mai pensato di accettare. È una forma di rispetto verso gli italiani, dato che io non mi sono mai visto come uno di loro. Il mio cuore è del Brasile, è il sogno di ogni bambino giocare per questa maglia. Per questo cercherò di sfruttare al massimo questa opportunità. Quando è arrivata la convocazione ero in ritiro con l’Inter, è stato Inzaghi a darmi la notizia“.
Il mio arrivo in Italia? Ho giocato poche partite in Brasile perché avevo il sogno di andare in Europa. Andare in Serie B è stato un rischio, ma lì ho imparato a conoscere il calcio italiano. In Brasile giocavo tanto in difesa, mentre ora tra Monza e Inter mi descrivono come calciatore offensivo. Voglio migliorare entrambi gli aspetti per essere il più completo possibile“.
Come detto, dato l’infortunio subito da Danilo nella gara pareggiata contro il Venezuela dal Brasile, Carlos Augusto ha molte chance di partire titolare: “Ho ansia per la prossima partita? Non posso dire di no. L’ansia in questi casi ce l’ho sempre, poi però quando inizia la partita passa tutto. Per me l’importante è prepararmi al meglio e farmi sempre trovare pronto quando arrivano le opportunità“.
Il difensore dell’Inter ha poi parlato del rapporto con il mister, del suo ruolo in campo e del suo idolo: “Mi piace lo stile di Diniz. Dovrò stare attento ad adattarmi alla difesa a quattro e a fare bene sia la fase difensiva che quella offensiva. Il mio ruolo? Non importa, devo solo fare il massimo per dare loro la palla giusta perché sono talmente forti che poi ci pensano loro. Il mio idolo? Marcelo, anche se abbiamo caratteristiche totalmente diverse. Non ho sempre desiderato fare il terzino, ma sta funzionando, quindi continuo così“.