Archiviata l’importante vittoria dell’Inter contro l‘Udinese, che Calhanoglu è stato costretto a saltare per via della squalifica, il centrocampista turco ha rilasciato un’intervista a Dazn e ha parlato della sua stagione, del suo rapporto con Inzaghi e ha anche svelato qualche curiosità sui suoi compagni. Hakan Calhanoglu è senza dubbio uno degli imprescindibili per Simone Inzaghi, che mai potrebbe fare a meno del suo numero 20. Il classe ’94 è, infatti, 5° in graduatoria tra i giocatori nerazzurri più ‘spremuti’ dal proprio tecnico in questa stagione. In cima alla classifica c’è il capitano, Samir Handanovic, subito dietro Milan Skriniar e, a completare il podio, Nicolò Barella. Davanti a Calhanoglu c’è Marcelo Brozovic, vera e propria arma di più di questa Inter.
Il numero 10 della nazionale turca ha parlato della sua stagione e di come può valutarla fino ad ora: “Secondo me ho dato il massimo per l’Inter e per i miei compagni. Sto provando anche ora a fare il massimo, noi vogliamo andare su, vogliamo restare lì. Sono contento ma si può sempre migliorare”.
In questo campionato Calhanoglu ha ricoperto vari ruoli, ma quale preferisce? “Ho giocato in tanti ruoli, anche esterno. Da mezzala cerco di fare il meglio, sono un giocatore intelligente e non credo sia difficile, devi solo ascoltare ciò che vuole il mister e io mi sono concentrato subito su questa squadra”. L’Inter ha perso poche partite quest’anno, ma Calhanoglu non ha dubbi: “La sconfitta che più mi ha fatto male è stata quella nel derby contro il Milan“.
Il classe ’94 ha poi risposto a domande sul difensore più forte, sul compagno più simpatico e sul suo idolo da bambino: “Il difensore più forte che ho mai affrontato è senza dubbio Van Dijk, mentre il compagno di squadra più simpatico è Radu. Al Milan sono stato allenato da Gattuso e lui è sicuramente l’allenatore più severo che ho avuto. Il mio idolo da bambino? Ronaldinho“.
Calhanoglu ha tirato molti rigori nella sua carriera, ma qual è il suo segreto? “Non esiste un segreto, sono abituato perchè ne ho calciati tanti. In quei momenti non devi pensare tanto”.