È stato uno dei trasferimenti più discussi dell’estate: il passaggio di Hakan Calhanoglu dal Milan all’Inter non poteva che destare scalpore. E al derby il turco non ha perso l’occasione di segnare il rigore del momentaneo vantaggio sotto gli occhi dei suoi ex tifosi.
“Al Milan ho trascorso quattro anni e rispetto tutti, sono rimasto in contatto con tutti. Ma volevo una nuova sfida per la mia carriera” ha dichiarato il centrocampista turco ai microfoni di 433.
L’ex Milan ha parlato, tra le altre cose, la sua esperienza all’Inter e il rapporto con Inzaghi. “Tutti all’Inter sono molto gentili. Inzaghi durante l’Europeo mi ha chiamato 3-4 volte, mi ha voluto fortemente all’Inter. Mi sono sentito a mio agio, le persone ad Appiano ti fanno sentire parte della squadra. Sono in ottimi rapporti con tutti, specialmente con Dumfries e de Vrij, dato che loro parlano olandese, che è simile al tedesco. Sono molto vicino a loro”.
“Inzaghi? Lo conoscevo da quando allenava la Lazio, con il suo 3-5-2 offensivo. Ho un grande rapporto con lui fin dal primo giorno. Ho lavorato duro e il mio debutto contro il Genoa è stato ottimo, anche per il gol. Sapevo che i tifosi dell’Inter si aspettavano qualcosa da me, dato che arrivavo dal Milan. Se arrivi qui devi dimostrare qualcosa e ci sono riuscito”.
Calhanoglu è famoso anche per essere uno specialista dei calci piazzati e i suoi fantallenatori si aspettano molti bonus su punizioni e corner. “Talento o allenamento? Dico sempre 50-50. A Manheim avevo un allenatore che ogni volta mi faceva provare per molto tempo, e mi diceva sempre che sarei potuto diventare il miglior calciatore di punizioni se avessi lavorato duro. Mi sono allenato tantissimo per arrivare a questo punto. Credo nelle mie capacità in questo fondamentale”