Chi è Diogo Leite: focus sul difensore presente nella lista del Milan
Dopo l’emergenza centrali della scorsa stagione, il Milan corre ai ripari e mette nel mirino Diogo Leite: il centrale mancino dell’Union Berlino
Solo questione di ore e l’annuncio di Fonseca sarà ufficiale, la situazione a casa Milan sembra essersi sbloccata e a breve verrà presentato il nuovo allenatore.
L’inizio degli Europei è alle porte e la dirigenza rossonera comincia a preparare i primi colpi dell’estate, sulla lista delle priorità: un centrale di difesa mancino.
Gli infortuni e le squalifiche della scorsa stagione hanno lasciato il reparto in difficoltà per un bel po’ di partite, il ritorno urgente di Gabbia dal prestito ne è stata la dimostrazione.
Per ovviare a questo problema il Milan ha messo gli occhi su Diogo Leite, centrale portoghese in forza all’Union Berlino, che piace molto a Fonseca. Rispetto ai 30 milioni dell’Aston Villa per Cash, la richiesta di 18 per il portoghese fa gola al club di Milano.
Diogo Leite, un centrale mancino per Fonseca
Classe 1999 e nato a Porto in Portogallo, Leite comincia a farsi notare nel 2008 quando entra nelle giovanili della sua città natale. Rimane al Porto fino al 2021 quando viene ceduto in prestito a un’altra big della Liga Nos: il Braga. Dopo il periodo in patria viene ceduto all’Union Berlino; in Germania colleziona 32 presenze in campionato con un tasso di titolarità del 91% (dati Transfermarkt).
Forte fisicamente e molto attento difensivamente, Leite sembra avere la carte in regola per poter fare il salto di categoria. Un centrale moderno: rapido e veloce nel chiudere gli spazi, bravo con i piedi per impostare dal basso. La sua altezza e le doti di elevazione gli permettono di essere pericoloso in area di rigore: in carriera è a quota 7 gol e 4 assist.
Leite al fantacalcio: come gestire il centrale
Il percorso di Leite al Milan potrebbe essere molto simile a quello di Tomori. Avrebbe bisogno di integrarsi con la squadra e adattarsi al campionato, ma è facile pensare che dopo il primo rodaggio diventerebbe indispensabile nelle rotazioni rossonere. Non è giovanissimo e ha già avuto esperienze internazionali, anche in Champions, le qualità ci sono e potrebbe ben rendere fin da subito.
Difensivamente ci ricorda Mancini, alto e ben piazzato fisicamente. Pulito nei contrasti e senza paura nello scontro fisico, da piazzato sa essere pericoloso, proprio come l’italiano. Leggermente meglio nella costruzione con i piedi, dove talvolta si innamora troppo del pallone e rischia giocate pericolose. Al fantacalcio potrebbe risultare una buona pescata sia come difensore da modificatore, sia come portatore di bonus.