Calafiori: “De Rossi molto importante per me. L’intelligenza di Motta sopra la media”
Riccardo Calafiori è tra i difensori più creativi del campionato italiano. Thiago Motta lo ha spostato dalla fascia sinistra al centro della difesa, ed è qui che il 21enne italiano è sbocciato definitivamente. Oltre ad essere un leader in campo e uomo-assist, è anche quarto nella classifica dei palloni intercettati in questo campionato. Difensore centrale, quindi, nel sistema di gioco ‘fluido‘ di Thiago Motta, spesso si trasforma anche nell’uomo in più a centrocampo, agendo da mezzala. In un’intervista rilasciata ai microfoni ufficiali della Lega Serie A, il difensore del Bologna Calafiori ha parlato del suo nuovo ruolo in campo, di Thiago Motta e anche del suo rapporto speciale con De Rossi.
Calafiori, Thiago Motta e la città
Calafiori ha parlato del suo allenatore, Thiago Motta, e di quanto sia stato importante nel suo processo di crescita: “Thiago Motta in campo aveva un intelligenza sopra la media. Mi ha cambiato il modo di giocare. Ho sempre pensato di essere un grande atleta, ma mai un giocatore così pensante. Mi ha aiutato a capire i momenti e ora riesco a leggere molto meglio le partite. Sono sempre stato un trascinatore, ma lo sono sul campo. Fuori non parlo molto, ma in campo i compagni sanno di poter contare sempre su di me, su ogni pallone“.
Il Bologna sta vivendo un anno magico, a 6 giornate dalla fine, è quarto in classifica e ad un passo dalla qualificazione in Champions. Il difensore del Bologna ha descritto così il momento nella città delle due Torri: “Quando giochiamo in casa si vede l’unione che c’è tra noi, lo staff e i tifosi. C’è un atmosfera magnifica. Le persone ci fermano per strada e ci ringraziano per quello che gli stiamo facendo vivere“.
“De Rossi è stato importantissimo. Non lo ringrazierò mai abbastanza”
Lunedì c’è la Roma, squadra in cui Calafiori ha esordito in Serie A nel 2020. Queste le sue parole sul periodo nella Capitale: “Sono stato lì 10 anni, spesso mi sento con ex compagni e anche membri dello staff. Quello con cui sono stato più a contatto è Bove, eravamo insieme anche nell’under 21 della nazionale. Se arriviamo noi quarti e loro quinti, sono contento, altrimenti andiamo noi”.
Anche affrontare De Rossi sarà speciale per Calafiori, che con il tecnico della Roma ha un amicizia speciale dai tempi dell’infortunio al ginocchio che nel 2018 ha rischiato di mettere fine alla sua carriera: “Nell’anno in cui mi sono fatto male era il mio giocatore preferito, oltre che un idolo. Poi da un momento all’altro mi sono ritrovato in macchina con lui che mi portava al campo e mi riportava a casa, perché abitavamo vicini. Mi è stato vicino e mi ha aiutato allo stesso livello dei medici e del chirurgo. È stato importantissimo. Non lo ringrazierò mai abbastanza. Sarà strano ritrovarlo in campo, ma so anche che lì saremo nemici, perché entrambi, durante la partita, pensiamo poco al resto”.