La doppietta della speranza salvezza. Leonardo Pavoletti si è ripreso il Cagliari e lo ha fatto con due gol fondamentali nella sfida del lunch match della 10ª giornata contro il Frosinone. Due reti che regalano la prima vittoria in Serie A al Cagliari, che spera di poter iniziare il suo nuovo campionato, anche grazie ai gol di Pavoletti, il quale si è raccontato in un’intervista esclusiva a Radio TV Serie A.
L’uomo dei gol decisivi. Pavoletti, nei momenti importanti, risponde sempre presente. L’ultima volta, l’11 giugno, nella sfida contro il Bari che valse la promozione ai rossoblù: “Con i due gol di ieri si racchiude tutto nell’amore per Cagliari. Era giusto tornare subito in Serie A, quindi quell’11 giugno è stata una promessa d’amore e ieri era tutto scritto per chiudere il cerchio. Sembrava che la prima vittoria in Serie A aspettasse di nuovo me. Ero fiducioso che riuscissimo a portarla a casa, anche se non con i miei gol. A volte il destino è bello e passi delle giornate indimenticabili. Sono quelle partite che possono dare il là a una stagione diversa. Ci mancava rivivere quelle partite: è stata una vittoria cercata e voluta da tutti. È davvero bello svegliarsi così”.
Prima vittoria in campionato e un punto di distacco dalla zona salvezza. Che possa essere un nuovo inizio per il Cagliari? Parola a Pavoletti: “Sono all’ultimo anno di contratto e il mio sogno è, qualora dovesse essere l’ultimo, fare di tutto per salvare il Cagliari. Il minimo che possa fare è provare sia con i gol che con la mia presenza a cercare di raggiungere la salvezza. Abbiamo una società pulita, un allenatore che non devo neanche presentare e dei tifosi davvero fantastici. Posso assicurare che faremo di tutto per salvarci”.
A spiccare particolarmente in quest’inizio di stagione, oltre a Pavoletti, è anche Luvumbo. Un attaccante che ha già fatto vedere di avere l’istinto del gol, ma che può e deve continuare a crescere: “Zito è un giocatore davvero fastidioso. Sono sicuro che possa fare bene. Ha delle grandi possibilità, ma deve capire che il calcio è un gioco di squadra. Potrebbe sfruttare meglio le sue caratteristiche: con un passaggio fatto prima, un uno-due, potrebbe anche risparmiare e avere lo sprint finale per arrivare in porta. È un diamante grezzo: ha velocità, è cattivo e ha visione. Ha tutte le caratteristiche: deve solo sapere come sfruttarle”.
Oltre a loro due, a Ranieri di certo non mancano i bomber. Gli attaccanti sono tanti e, in queste circostanze, è inevitabile che la concorrenza salga sempre di più: “Ci sono tanti ragazzi bravi e che stanno entrando sempre di più in condizione e possono far male agli avversari. C’è una sana competizione. Parliamo di un gruppo fondato su sani principi: ieri mi sono trovato abbracciato con Petagna, Shomurodov come se avessero segnato loro. Il Cagliari, considerando che presto avremo anche Lapadula, con tutti questi attaccanti dentro l’area resta davvero fastidioso”.