Alla vigilia di Bologna-Venezia, gara prevista per domenica alle ore 15:00, Sinisa Mihajlovic è tornato in conferenza stampa per rispondere alle domande dei giornalisti. Dopo la ricaduta della malattia che lo affligge ormai da diverso tempo, l’allenatore del Bologna è pronto a fare il suo ritorno in panchina e in conferenza stampa ha parlato dell’ultimo periodo in ospedale.
Oltre a ciò ha anche ovviamente parlato della prossima sfida. Il Bologna è attualmente in 13esima posizione ma vuole continuare a fare bene per chiudere il campionato nel migliore dei modi. Gli ultimi ostacoli saranno Venezia, Sassuolo e Genoa e Mihajlovic vuole vincerle tutte.
Sulla malattia e il rientro: “Dal rientro in ospedale, l’obiettivo è stato quello di tornare alla normalità il prima possibile. La salute ti fa godere la vita ma la malattia ti fa comprenderne il significato e persino una passeggiata ti fa rinascere. Questa volta è stato più pesante mentalmente. Sono dovuto rimanere sempre da solo. La prima volta ricevetti tante visite di amici, che danno un senso al percorso e che ti facilitano una permanenza come quella in ospedale… Stare sempre da soli è dura, ho sofferto molto. La famiglia mi ha dato forza. Anche dei miei giocatori che mi hanno aiutato. Colgo l’occasione per ringraziare squadra, società, staff, medici e infermieri che mi sono sempre stati vicini… Ormai sono di casa al Sant’Orsola, quando smetterò di allenare farò la guida turistica in ospedale (ride, ndr). E’ stato brutto ma sono qua e questo è quello che conta“.
Sulla mentalità: “Mi è piaciuto vedere la squadra tranquilla e serena, che gioca, si prende le sue responsabilità, e chiunque va in campo è libero di mente e si diverte. Prima, non riuscendo a ottenere i risultati, vedevo giocatori titubanti, poi siamo riusciti a liberare la mente e a prendere consapevolezza nelle nostre capacità. Abbiamo cercato di mettere sempre in difficoltà qualsiasi squadra, mettendo in campo i nostri principi di gioco e morali. E’ un meraviglia vedere giocatori che entrano in campo con serenità“.
Sulla gara contro l’Inter: “Quella con l’Inter è stata la partita più importante perché sentivo da troppo tempo che questa era partita scontata, che l’Inter voleva vincerla tramite i ricorsi e questo mi faceva arrabbiare. L’ho detto anche a loro prima della gara: ‘Hanno provato a vincerla prima perché sul campo non la vinceranno mai’. Io amo l’Inter e ho grande rispetto per tutti, compreso per Inzaghi, ma se c’è una cosa che mi dava fastidio era l’atteggiamento che era stato tenuto nei confronti di quella partita. Non dormivo la notte, non volevo che succedesse quello che tutti davano per scontato”.
Le belle parole di Mihajlovic su Kasius: “Ha fatto bene, stiamo lavorando con lui perché è un giocatore di qualità, che sta migliorando sotto tanti punti di vista, in particolare in fase difensiva. E’ un giocatore di prospettiva, sono stato contento per lui, ero fiducioso per questo ho scelto di metterlo in campo. A centrocampo abbiamo recuperato tanto, quindi ruoteremo qualcosa. E’ sicuramente stimolante avere molte soluzioni, e comunque ogni allenatore mette in campo i giocatori che pensa gli possano dare di più in quella partita, conscio anche dei cinque cambi a disposizione”.
Sulla sfida con il Venezia: “Domani sarà una partita difficile, anche perché loro giocano in casa e faranno una partita di orgoglio, una partita della disperazione. Noi sappiamo cosa vuol dire essere disperati dato che lo siamo stati anche noi, e conosciamo i pregi e i difetti di una squadra disperata. Dobbiamo essere sereni, fiduciosi, tranquilli, e non cadere nel le provocazioni, dobbiamo essere spietati. Domani il Bologna dovrà pensare solo a sé stesso, ringrazio anche i tifosi che domani verranno con noie che sicuramente ci daranno una mano. Se sarà così avremo molte possibilità di fare risultato”.