Bologna, Thiago Motta: “Rispetto i fischi, c’è un problema di testa e fisico”
La partita in programma al Dall’Ara di Bologna ha visto la squadra di casa passare in vantaggio con il gol del centrocampista argentino Dominguez dopo l’uscita anticipata da parte di Lykogiannis per infortunio. Nel secondo tempo tuttavia, Filip Djuricic ha trovato la rete del pareggio per la Sampdoria con un colpo di testa. Al termine della gara gli spettatori hanno accompagnato l’uscita dei giocatori di casa con tanti fischi. Di seguito, le parole di Thiago Motta nell’intervista al termine della partita tra Bologna e Sampdoria.
Bologna, le parole di Thiago Motta nell’intervista al termine di Bologna-Sampdoria
All’inizio dell’intervista l’allenatore italo-brasiliano si è espresso sui fischi ottenuti dai propri tifosi al termine della partita: “Rispetto e capisco i fischi dei tifosi, io sono concentrato sul mio lavoro. Dobbiamo continuare per migliorare sia io e soprattutto la squadra dimostrando che possiamo fare bene”.
Sull’analisi della partita: “Il primo tempo abbiamo fatto bene, attaccando gli spazi ed allargando il gioco con tanti giocatori. Nel secondo tempo ci siamo abbassati e siamo stati disordinati anche in difesa con la paura di prendere gol, abbiamo perso lucidità e tranquillità per ripartire. Dobbiamo imparare a gestire la pressione dovuta alla posizione in classifica. C’è un problema sia di testa sia di fisico che porta gli avversari a prendere fiducia dopo qualche buona azione perché non riusciamo a gestire la partita. Alla fine è stata una partita equilibrata, noi siamo partiti meglio loro hanno finito meglio”.
L’allenatore ha parlato anche della duttilità di Domiguez: “È un giocatore in grado di occupare qualsiasi ruolo di centrocampo, quando attacca la profondità e si muove negli spazi è molto pericoloso per gli avversari, grazie alle sue capacità negli inserimenti e di concludere l’azione”.
Infine ha commentato il ritorno in Serie A del suo ex compagno all’Inter Stankovic: “Sono contentissimo di rivederlo in queste vesti, farà bene al calcio italiano sia come uomo sia come allenatore“.