Bologna, Schouten: “A 19 anni ho rischiato: io avvertivo dolore ma i medici non vedevano nulla”
Il Bologna sta facendo una stagione fantastica in questo 2023 e sogna l’Europa. Tra gli uomini chiave del centrocampo di Thiago Motta, poi, c’è Jerdy Schouten che in un’intervista al Corriere dello Sport si è raccontato e ha parlato del Bologna, della stagione ma anche della sua malattia avuta qualche anno fa.
Bologna, l’intervista di Schouten
“A 19 anni ho avuto un periodo molto brutto e ho rischiato. Io sentivo dolore ma i medici non vedevano nulla. Ho girato cinque ospedali e al sesto hanno capito che non stavo mentendo“, ha detto il centrocampista rossoblù.
Poi ha aggiunto: “Ho rischiato di giocare con molti problemi: forse non avrei fatto il professionista. Mi fecero due interventi alle gambe, poi sono stato fermo undici mesi. Tutto si è risolto, ma sono stati mesi brutti”.
E su Ferguson ha detto: “Chi mi ha stupito? Ferguson, fa sempre la cosa giusta e averlo al mio fianco è molto comodo”.
Poi una battuta sul suo soprannome e su quello datogli da Mihajlovic: “A volte mi chiamano professore? Sì, è vero ma prima anche “lavatrice”. Quest’ultimo viene da Mihajlovic quindi è bello lo stesso”. E su Arnautovic: “Non so quando tornerà”.
Infine sul Bologna e su di lui: “Qui mi piace molto: è la città giusta. Non parliamo di Europa ma di arrivare il più in alto possibile. Pensiamo alla prossima partita. Se non avessi fatto il calciatore? Avrei fatto il geometra o il matematico che comunque mi servono anche nel mio ruolo“.
Su Thiago Motta: “Il mister pensa al gruppo, non ai singoli. A me però chiede di stare nel gioco e di farmi dare palla. Penso che rispetto a quando sono arrivato, sono cresciuto tanto sia come persona che come giocatore”.