Bologna, che fine ha fatto Barrow? Mai titolare dopo la Coppa d’Africa: il focus
Che fine ha fatto Musa Barrow? Dopo la Coppa d’Africa, infatti, l’attaccante del Bologna sembra essere finito dietro nelle gerarchie di Mihajlovic ed è partito dalla panchina sia contro l’Empoli sia contro la Lazio. Il gambiano è sempre subentrato e andato a voto, ma non ha mostrato particolare brillantezza e non è riuscito a incidere nelle due partite. Sono soltanto postumi della Coppa? Il punto sulla situazione in casa Bologna.
I dubbi in attacco
Partiamo da un presupposto: chi ha puntato quest’anno su Barrow, lo ha fatto con la consapevolezza della sua assenza per tutto il mese di gennaio. Diventa inevitabile, poi, la stanchezza relativa agli impegni della Coppa d’Africa e un conseguente minutaggio ridotto. Il gambiano è stato un punto fermo di Mihajlovic che ora spera di recuperarlo per provare a uscire dalla crisi che ha colpito il suo Bologna. Ecco perché non è da escludere che lunedì sera, nella sfida del Dall’Ara contro lo Spezia, Barrow possa tornare a giocare dal primo minuto. Da capire solo se avrà i 90 minuti nelle gambe.
Barrow quest’anno ha trovato 5 gol e 3 assist, numeri sicuramente positivi che hanno fatto sperare molti fantallenatori. L’attaccante ha trovato la via del gol per quattro partite consecutive a cavallo tra la fine di settembre e la fine di ottobre (contro Empoli, Lazio, Udinese e Milan) ma l’ultima rete risale al 5 dicembre in occasione della sconfitta casalinga contro la Fiorentina. Il Bologna ora lo aspetta, lunedì sera Barrow potrebbe avere un’occasione di riscatto. Attenzione perché potrebbe essere la ricetta anti crisi per Mihajlovic.
Come gestirlo al fantacalcio?
Finora ha sempre preso voto, quindi al momento non ci sono particolari rischi di rimanere in dieci, ma se non volete rischiare potete sempre coprirvi se le scelte non sono delle migliori. Anche se un suo bonus manca da tanto, è comunque consigliabile continuare a puntarci, soprattutto in partite che sulla carta possono regalare qualche spazio in più.
A cura di Antonio Solazzo