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Ag. Bastoni: “Futuro? Tifosissimo dell’Inter, ma il calcio è questo”

Nonostante il secondo posto in campionato, Simone Inzaghi può dirsi soddisfatto della stagione della sua Inter. I nerazzurri hanno infatti vinto Supercoppa e Coppa Italia, sono arrivati agli ottavi di finale di Champions League e hanno lottato fino all’ultima giornata per lo scudetto. In vista della prossima annata l’obiettivo sarà migliorare ancora e per farlo serviranno innesti di spessore. Il primo sarà Mkhitaryan, ormai ad un passo dai nerazzurri, ma gli acquisti non si fermeranno di sicuro qui. Per poter comprare sarà necessario vendere e la speranza dell’allenatore dell’Inter è quella di non perdere pezzi da 90: se possibile niente Lukaku e Hakimi bis. Il calciomercato dell’Inter entra nel vivo e il futuro di Bastoni preoccupa.

Calciomercato Inter, la situazione di Bastoni

Intervistato da Sportitalia, l’agente di Bastoni Tullio Tinti ha rivelato: “Offerte dalla Premier? È tifosissimo dell’Inter. Però è anche un professionista, il calcio è questo e ci si deve anche adeguare. Lui è contentissimo di giocare nell’Inter, ha la maglia sulla pelle”. Parole che spaventano i tifosi nerazzurri, che temono ora di perdere uno dei tre pilastri difensivi.

In una recente intervista a “L’Amico Atletico”, il direttore sportivo Beppe Marotta aveva detto: “Non sempre c’è la necessità di aver soldi per fare investimenti ma serve anche il coraggio per svolgere delle azioni. Devo dire che lo zoccolo duro di questà squadra rimarrà“. L’Inter farà quindi di tutto per trattenere quei giocatori ritenuti fondamentali all’interno del progetto, primo su tutti Lautaro Martinez.

Nonostante questo, i nerazzurri dovranno anche chiudere la sessione di mercato con un attivo di ben 60 milioni di euro: qualche cessione dovrà essere fatta. In uscita ci sono Vecino (che ha già salutato i nerazzurri), Alexis Sanchez e Vidal, ma anche Pinamonti, Sensi e diversi giovani della primavera. La speranza è quella di riuscire a vendere tutti gli esuberi, così da arrivare alla cifra stabilita senza cessioni pesanti. Se così non fosse, invece, almeno un big dovrà partire.

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Redazione