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Lazio, Baroni: “Ho detto una cosa ai giocatori. Sul modulo…”

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Baroni, allenatore della Lazio (credit Lazio)

Le parole di Marco Baroni nell’intervista rilasciata al termine del match tra il Monza di Alessandro Nesta e la sua Lazio

Si è appena concluso il match delle 18:00 tra Monza e Lazio, scontro valido per questa 12ª giornata di campionato.

Partita che è terminata sul risultato di 1-0, decisiva la rete di Zaccagni.

Grazie a questo risultato, la Lazio si posiziona al primo posto in classifica, alla pari con Napoli, Fiorentina e Atalanta.

Dopo una manciata di minuti dal termine della gara, l’allenatore Marco Baroni si è concesso alle domande dei giornalisti nell’intervista post Monza-Lazio, analizzando a caldo la prestazione degli uomini in azzurro.

Monza-Lazio: l’intervista di Baroni

L’allenatore azzurro ha esordito dicendo: “Sono contento per la squadra, ha fatto una grandissima partita. Faccio i complimenti ai miei giocatori. Da fuori si vedono calciatori, da dentro vedo uomini veri ed è ancora più bello allenarli”.

Ha poi proseguito sottolineando: “Ho sempre allenato tutti, senza tralasciare nessuno. Le soddisfazioni più importanti me le hanno date chi ha giocato meno. Glielo ho detto e loro lo sanno: per essere competitivi devono sentirsi tutti titolari. Poi loro non sbagliano in allenamento e in partita, quindi avanti così”.

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Marco Baroni, allenatore della Lazio (Credits: Lazio)

Le parole dell’allenatore biancoceleste

“Dalla prima intervista ho detto che questa squadra deve trasmettere qualcosa. Qui c’è un gruppo di ragazzi che lavora e crede. Non abbiamo fatto niente, siamo contenti del percorso che stiamo facendo. Purtroppo molti vanno in Nazionale, ma per loro è un premio”.

In conclusione: “Il calcio si evolve, è inutile dire che non c’è tempo e si gioca troppo. Bisogna andare in quella direzione, conta l’aspetto mentale. La testa deve portare avanti le gambe”. Queste invece alcune indicazioni in conferenza: “Il 4-3-3? Avevamo bisogno di più palleggio. Noi non cambiamo sistema, possiamo avere un vertice alto o basso ma non cambiamo sistema. C’è anche un altro aspetto: loro hanno Djuric che è difficile da marcare e i due trequartisti che lavorano bene dietro. Per questo mi serviva un certo tipo di assetto. Abbiamo visto una grandissima Lazio, il Monza metterà in difficoltà tutti. Siamo contenti per i nostri tifosi, l’entusiasmo c’è e vogliamo alimentarlo. Questa squadra di prestazioni ne sbaglierà poche. Pedro è un giocatore infinito, un uomo immenso. È un ragazzo che ha un senso di appartenenza, che ci tiene: l’ho visto dal primo giorno. Sono fortunato ad allenare un giocatore così, ma non è l’unico. I momenti difficili arriveranno, ma quando la squadra ha questi connotati, questi requisiti, aumenta la fiducia. Anche la partita contro la Juve: non ci ha indebolito, ci ha rafforzato. Io sono abituato a risolvere i problemi velocemente, e ho sempre provato a valorizzare i miei giocatori. Rovella sa giocare sia corto che lungo, è un mediano come Guendouzi. Il calcio cambierà: ormai nella mobilità abbiamo bisogno di tuttocampisti. E noi abbiamo tanti giocatori con queste caratteristiche“.