Va in archivio il ritorno degli ottavi di finale di Champions tra il Barcellona e il Napoli. La sfida chiave per il cammino europeo delle due squadre è terminata sul risultato di 3-1 per gli uomini di Xavi che, quindi, si guadagnano il passaggio del turno. Al termine di Barcellona–Napoli, hanno parlato nelle consuete interviste post partita ai microfoni della stampa alcuni tra i protagonisti principali del match di serata.
LOBOTKA: “I primi 15 minuti non sono stati positivi, il Barcellona usciva facilmente dal nostro pressing. Se concedi loro occasioni del genere ti puniscono. Poi abbiamo iniziato a giocare: se crei 3-4 occasioni devi fare almeno 2-3 gol, altrimenti diventa dura. Ora testa al campionato ma abbiamo la sensazione di avere le qualità di poter andare avanti in Champions League. In partite del genere serve anche un pizzico di fortuna: oggi tutti hanno dato il massimo e fatto il meglio di quel che potevamo. Rigore? All’inizio pensavo fosse rigore, poi l’arbitro non lo ha fischiato. Sono contatti che in alcuni casi vengono fischiati in altri no”.
RRAHMANI: “Abbiamo fatto il nostro gioco e abbiamo giocato a viso aperto provando a fare pressing alto all’inizio e per questo loro ci hanno punito in contropiede. Dovevamo fare il secondo gol senza sprecare così tanto contro una squadra di quel livello“.
POLITANO: “Dopo l’avvio shock siamo stati bravi a reagire ma dovevamo sfruttare meglio qualche occasioni, facendoci trovare troppe volte in fuorigioco. Da adesso abbiamo 10 finali davanti in campionato per guadagnarci un piazzamento Champions e vivere ancora notti così“.
DI LORENZO: “Per questo tipo di partite bisogna convivere con la pressione. La prestazione a tratti è stata buona ma dispiace uscire da una competizione a cui tenevamo così tanto. Adesso si apre una situazione diversa con l’obiettivo finale di centrare un piazzamento in Champions League“.
ANGUISSA: “Abbiamo giocato contro una squadra di qualità. Abbiamo preso due gol che potevamo evitare, ma è il calcio. Abbiamo subito segnato con Rrahmani e potevamo concretizzare di più. Il calcio è questo: puoi dare tutto e convincere ma non portarla a casa. Sono felice della prestazione. Ora testa al campionato: dobbiamo pensare a vincere tutte le partite. Per me si può ancora fare qualcosa di grande. La squadra è più unita e ogni giocatore pensa a giocare per il gruppo. Si può ancora fare. Osimhen e Kvaratskhelia? Sono contento di loro. Non puoi sempre essere al top. Sono bravi ragazzi che danno sempre tutto per la squadra. Siamo tutti con loro. L’anno scorso abbiamo fatto una stagione incredibile e possiamo fare bene ancora: il campionato non è ancora finito. Abbiamo bisogno di loro”.